Frederico Chaves Guedes, meglio noto come Fred, sta per chiudere la sua carriera pluriventennale da attaccante implacabile sotto porta. Attualmente in forza al Fluminense, la punta 38enne del Tricolor carioca sta rendendo speciale questo suo finale di carriera, che lo ha visto molto legato ai colori della squadra di Rio de Janeiro. La sua avventura con il Fluminense dura ormai da 9 anni ed è stata caratterizzata da due “spezzoni”: il primo va dal 2009 fino al 2016, mentre quello in corso procede spedito da due anni. Proprio quest’ultimo lasso di tempo potrebbe servirgli per poter raggiungere un traguardo storico: quello dei 200 gol in carriera con la maglia del Fluminense. Questo traguardo è possibile, soprattutto considerando ciò che è successo ieri in Fluminense-Corinthians, quindicesima giornata del campionato brasiliano.
Fred ha gioito e fatto gioire tantissime volte nella sua carriera sia in Francia con il Lione, che, soprattutto in Brasile. Quello che, però, ha provato ieri con la maglia del Fluminense va oltre la semplice gioia. L’attaccante brasiliano del Fluminense riesce a dare il proprio contributo nella parte finale della sfida contro il Corinthians, subentrando a gara in corso. Entrato al 84′ della partita al posto di Germán Cano, sfrutta al massimo gli ultimi minuti di gara per concedersi l’ovazione di tutto il Maracanã: il Fluminense sta già vincendo per 3-0 e si avvicina verso una vittoria importantissima in chiave Copa Libertadores. Il Tricolor si avvicina a soli due punti dal 4° posto del Corinthians, ultima squadra qualificata alla fase a gironi della prossima edizione Copa Libertadores. C’è solo spazio per la gloria personale di Fred, il numero 9 che tanto ha dato al Fluminense. Nel primo dei 3 minuti di recupero concessi, Fred, ben posizionato nel cuore dell’area di rigore, fa partire un piatto destro di prima intenzione che vale il 4° goal del Fluminense. Il boato del Maracanã è assordante e la reazione di Fred va oltre la felicità per una rete segnata: questo, per lui, non è un gol come tutti gli altri, bensì un momento particolare.
Quello di ieri è stato il suo 199° gol con la maglia del Tricolor carioca. Aver avvicinato il traguardo delle 200 reti scatena in lui una corsa, che, nel mentre, si rivela emozionante. Piange durante questa corsa e le ragioni possono essere comprensibilmente due: quello di ieri può essere stata l’ultima gioia della sua carriera da calciatore con il Fluminense o può rappresentare una sorta di evento precedente al raggiungimento della cifra tonda dei 200 gol, esclusivamente segnati con il club di Rio De Janeiro. Solo la partita contro il Fortaleza di domenica prossima ci potrà dire se il brasiliano riuscirà nell’intento in quella che sarà la sua ultima partita da calciatore.
Nel post partita della gara contro il Corinthians, l’attaccante del Fluminense, Fred ha manifestato tutta la sua emozione per il gol numero 199 in carriera. Una carriera che si chiuderà per un problema alla vista: “Ho sempre detto che meritevole delle cose che succedono nella mia vita. Vedo che Dio è generoso e misericordioso e io lavoro per ottenere queste situazioni che accadono grazie a Lui. Ma voglio ringraziare anche le persone che si sono spese per me e per farmi essere qui per vivere un momento emozionante come questo: tra queste vorrei citare la mia famiglia, i miei genitori, i miei fratelli. Sono stati i primi a credere in me. L’ho già detto un milione di volte e non smetterò di dirlo. Quando non credevo in me, questa tifoseria ha avuto fiducia in me. Prima di tornare al Fluminense, ho vissuto momenti di molta tristezza nel 2019. Io cercavo di nascondermi, perchè mi ero vergognato per la retrocessione con il Cruzeiro. Non ero mai retrocesso. Adesso, però, è emozionante essere qui per sentire i tifosi intonare il mio nome ed essere appena riuscito a fare gol. Il mio gol? Non ho visto come ho fatto a segnare. Sembravo un bambino. Sono riuscito solo a piangere. Volevo invadere gli spalti, ma c’erano molti bambini e avevo paura di causare incidenti. Non è stato possibile.”
Quindi conclude: “Diniz (allenatore del Fluminense, ndr) ha cercato di farmi continuare a giocare per altri sei mesi, ma ho un problema alla vista, che mi impedisce di giocare. Per questo motivo molte volte non sono entrato in campo. Oggi, però, sono riuscito ad accertarmi di impattare il pallone dal cuore dell’area. Questa ha girato e io ho fatto gol. Se cercherò di segnare il 200°? Certo. Se Diniz dovesse farmi subentrare in campo anche solo per due minuti sono certo che ci sarà una mezza occasione anche per me“
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