Dopo la sconfitta contro il Milan ha ricevuto la maglia del suo idolo Ibrahimovic: “Mi ha impressionato la dedica: ‘In bocca al lupo per tutto, ti auguro il meglio’. L’ha scritta in serbo, la mia lingua. È stato unico”. Così Dusan Vlahovic a La Repubblica.
Quella contro i rossoneri è stata anche l’ultima volta di Prandelli sulla panchina della Fiorentina, prima di lasciare Firenze con una lettera: “C’era molta umanità. Rispetto la sua scelta, gli auguro il meglio. Quando Prandelli è arrivato mi ha chiamato nel suo ufficio: ‘Hai 7-8 partite. Punto tutto su di te. Tu non ti preoccupare e gioca tranquillo’. Non segnavo e lui mi ha fatto battere i rigori per sbloccarmi”.
Il serbo classe 2000 ha segnato 13 gol in questa stagione e viene paragonato al coetaneo Haaland: “Sarò presuntuoso, ma col lavoro duro e la testa giusta posso arrivare anche io ai suoi livelli. Haaland lo guardo, cerco di capire come si muove, come finalizza. Però poi mi concentro sui miei punti forti e su quelli deboli. Non è bello per me essere alto 1 e 90 e non far gol di testa (sorride, ndr)”.
Il suo contratto con la Fiorentina scade nel 2023, ma non ci sono novità sul suo rinnovo: “Non mi piace, parlare del contratto perché non siamo in una bella situazione di classifica. Commisso farà di tutto per portare in alto la squadra perché è ambizioso. In estate vediamo, sono aperto a ogni discorso con il club”.
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