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Fiorentina, Saponara: “Firenze è la mia grande occasione non fallirò. Bernardeschi? Gli posso dire soltanto di non avere fretta…”

Riccardo Saponara é arrivato a Firenze verso la fine del mercato del gennaio. Una trattativa piuttosto rapida quella tra l’Empoli e la Fiorentina che ha permesso all’ex giocatore del Milan di ritornare in una piazza di primissimo livello. Sul suo presente in viola, ma anche sul suo passato in rossonero, si é espresso così lo stesso Saponara sulle pagine di Tuttosport, cominciando dalla contestazione subita dai tifosi qualche settimana fa: “Purtroppo il ko con il Borussia sta condizionando la stagione. E’ stata una forte delusione per tutti. Sarà dura tornare in Europa ma finché i giochi saranno aperti ci proveremo, abbiamo una maglia da rispettare, delle responsabilità”. Obiettivo Europa League in viola, sogno azzurro personale: “Ho giocato nelle rappresentative giovanili, ho fatto un Europeo Under 21 perdendo in finale (a proposito, l’Under attuale ha tutto per vincere a giugno) ma la Nazionale è il punto più alto e il Mondiale è il sogno nel cassetto. Sono ancora giovane, ho ancora tanto da dimostrare, l’importante è trovare continuità”. Una Nazionale che potrebbe raggiungere in ottica mondiale con gente come Bernardeschi e Chiesa, suoi compagni in viola: “Mi riempie d’orgoglio sentirmi accostare nel progetto a questi due talenti, penso di aver dimostrato di poter ambire a farne parte. Nonostante il momento delicato la Fiorentina non ha nulla da invidiare alle grandi e non ha bisogno in estate di una rivoluzione: ha tutto per continuare a crescere”. Futuro assicurato sopratutto per Bernardeschi, al quale Saponara, però, ha un consiglio da dare: “Posso solo dirgli di non avere fretta, di pensarci bene prima di salire su un altro treno”. E il pensiero va al Milan…:”L’impatto fu duro: avevo poco più di 20 anni, venivo dalla B e da una piazza tranquilla come Empoli. Dopo tanta panchina e tribuna alla fine scoppiai, decisi di rimettermi in gioco. Devo sentirmi protagonista nella mia squadra, nel progetto di un club. Non credo si debba legare la carriera solo ai trofei. Siamo anche essere umani, ci sono altre componenti che contano”. Nella sua esperienza in rossonero ha incrociato Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus: “La collaborazione è stata breve, un ottimo ricordo, fu lui a volermi al Milan, mi spiace non aver ripagato la sua fiducia”. E infine promette: “Firenze, ripeto, è la mia grande occasione, non la fallirò”.

Redazione

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