Per la Fiorentina è cominciato un nuovo capitolo. Nella giornata di martedì 4 giugno infatti il club ha presentato Raffaele Palladino. Successivamente, il direttore sportivo Daniele Pradé in conferenza stampa ha parlato del mercato della società viola. “Perché Palladino? Per l’ambizione. Ha il fuoco dentro”.
Palladino sarà sulla panchina della Fiorentina nella prossima stagione. L’ex allenatore del Monza è stato presentato all’inizio della conferenza stampa della dirigenza viola. Così, Pradé ha ringraziato Italiano e spiegato le motivazioni che hanno portato a scegliere Palladino: “Per me è doveroso ringraziare Italiano e il suo staff, abbiamo lavorato bene insieme sotto il profilo dell’unità. C’è anche l’aspetto umano con quello professionale e se le cose vanno di pari passo si lavora bene. Su Palladino. Avevamo anche altre opzioni, come la scelta di un figlio per noi, che è Alberto Aquilani, cresciuto con noi sia da calciatore che da allenatore. E altri. Perché Raffaele? Per l’ambizione. Ha il fuoco dentro, basta sentirlo due minuti, ed è quello che volevamo“.
Successivamente, Pradé ha parlato del mercato della società e di ciò che è successo lo scorso gennaio: “Per Bonaventura, Castrovilli e Duncan in scadenza decideremo insieme. Su Kouame dico che abbiamo esercitato l’opzione e quindi è un calciatore della Fiorentina. Nico Gonzalez? Al 99% è incedibile. Sta bene qui e ce l’ha ribadito anche domenica dopo Bergamo. Il mercato di gennaio è molto difficile, particolarissimo. Chi ha i giocatori forti se li tiene, noi ne abbiamo puntato uno, principalmente: è stata una trattativa lunghissima. Però non ci è stato venduto, parlo di Gudmundsson. Abbiamo preso Faraoni e Belotti, sembrava fossero qui da tantissimo tempo: li voglio ringraziare, oltre che calciatori abbiamo messo dentro due uomini. Potevamo portare a termine altre trattative ma non era quello che volevamo. Due calciatori ci piacevano da morire: uno Gudmundsson, l’altro Zaccagni. Ma non era percorribile”.
Infine, Pradé ha proseguito parlando dello scetticismo dei tifosi e di Amrabat. “Ripartiamo dall’ambizione. Lo scetticismo mi dispiace perché abbiamo fatto tante cose bene. Il comportamento dei tifosi però è stato esemplare, fino all’ultima giornata la situazione non si sentiva. Serve la voglia di lavorare, di far vedere che veramente teniamo a questa società e ai tifosi. Amrabat? Dal Manchester United non abbiamo nessuna risposta. Se mi chiedi se lo terrei, direi di sì, ma non mi sembra quello che ha nella testa Sofyan. Siamo andati più volte da lui a Manchester, ma è in Premier e penso lì voglia rimanere”.
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