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Fiorentina, Paulo Sousa: “Allenare in Italia è un’opportunità meravigliosa. Turnover? Giocherà chi tiene a questa maglia”

Dopo il pareggio alla prima partita dei gironi contro il Paok, la Fiorentina si prepara alla seconda giornata di Europa League: domani, ore 19, al Franchi arriverà il Qarabag. Ne ha parlato l’allenatore dei viola Paulo Sousa ai microfoni di Sky Sport:

“Di solito le prime partite in Europa propongono tantissime sorprese, il Qarabag è una squadra molto equilibrata con esperienza internazionale. Due anni fa hanno già dimostrato di poter fare ottime cose in Europa, vincendo anche col Dnipro. Dovremo dare spettacolo e far divertire, se non portiamo in campo intensità e voglia di vincere sicuramente avremo dei problemi. Io turnover non lo vedo, io ho una squadra e cerco di lavorare con tutti: vorrei dare un’opportunità a chi lavora bene, a chi ha lo spirito giusto e chi è concentrato sulla Fiorentina. Avranno tutti una possibilità, l’importante è che mi mettano in difficoltà. Chiesa? Lo stimo moltissimo, ha una base da esterno ma sa dominare molto bene il campo. Crossa molto bene, ha cattiveria agonistica ed è per questo che è stato integrato. Avrà sicuramente un’affermazione a livello personale importantissima. Credo che diventerà una bandiera, visto che io credo moltissimo nel calcio giovanile”.

“Attacco in crisi? Io credo che questo vada capito, perchè il giornalismo vive del risultato. Questo è un dato, però bisogna guardare anche altre situazioni. Con il Milan per esempio i nostri numeri sono in crescita, sia di opportunirà che di palle gol. Se vinci con due o tre gol questo discorso sarebbe diverso. La Fiorentina è una squadra in crescita, ne sono convinto. Sono molto realista, non parlo degli arbitraggi e ho parlato della rilevanza che voi giornalisti date a determinate azioni durante il match. Io arrivo dopo una bella partita, la prima domanda è su un episodio dell’arbitro e non potevo rispondere diversamente”.

“Allenare in Italia è un traguardo importante, per me è un’opportunità meravigliosa per crescere. Gli allenatori italiani sono molto preparati a livello tattico, io cerco di proporre calcio e per questo motivo la complessità è tanta: l’Italia mi sta dando la possibilità di crescere molto”.

Redazione

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