729, erano passati 729 giorni dall’ultima volta in cui Krysztof Piatek aveva trovato il gol in Italia. Lo ha fatto stasera al Maradona, in una partita che poteva essere decisiva per i suoi dopo la sconfitta della Fiorentina a Torino qualche giorno fa: prestito con diritto di riscatto a 15 milioni di euro. È arrivato in viola in questa sessione di mercato invernale per dare una mano a Vlahovic, scegliendolo nonostante le avances del vecchio amore genoano.
Fare la sua riserva e poi chissà, perché fino all’estate può succedere di tutto: nel secondo tempo supplementare si avventa in area di rigore come ci aveva già fatto vedere con le maglie di Genoa e Milan, anticipa Tuanzebe – altro esordiente proprio come lui – e supera anche Meret.
L’esultanza è la stessa di 729 giorni fa: corre verso la panchina e spara come il pistolero, sorridendo ai compagni e a Italiano, che l’aveva lanciato nel secondo tempo proprio al posto di Vlahovic.
La prima risposta dell’attaccante polacco, dunque, è arrivata. Nel pur largo 5-2 che i viola si sono portati a casa nello stadio del Napoli.
Gli azzurri, poi, sono un rosso per il toro Krysztof, tra le sue vittime preferite in Coppa Italia: nel 2018/19 aveva esordito proprio nel torneo nazionale con la maglia del Milan, pochi giorni dopo l’acquisto dal Genoa, e aveva chiuso il match decidendolo con una doppietta che aveva fatto sognare il popolo rossonero.
Il finale dell’avventura milanese, però, non è stato dei migliori: dopo due anni e mezzo – e 13 gol segnati con la maglia dell’Herta – parte con un gol la terza vita italiana di Piatek. Il Pistolero è pronto a sparare, e ad aiutare Vlahovic. Almeno fino all’estate.
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