La Fiorentina si appresta ad affrontare l’Inter di Simone Inzaghi nella sfida valevole la finale di Coppa Italia. Domani 24 maggio, sul prato dello Stadio Olimpico, sarà calcio d’inizio alle 21:00. Alla vigilia del match ha parlato l’allenatore Vincenzo Italiano in conferenza stampa.
“Innanzi tutto l’orgoglio, di essere qui, di avere la Coppa vicino e di aver incontrato oggi il presidente Mattarella. Abbiamo davanti a noi un ostacolo durissomo, ovvero la finalista di Champions, ma daremo filo da torcere sicuramente ai nostri avversari“, così Vincenzo Italiano in sala stampa. L’allenatore viola ha parlato poi del percorso: “Voglio concentrarmi sugli ultimi due anni, a Moena due anni fa è partito un processo di crescita incredibile grazie alla disponibilità dei miei ragazzi. Non dobbiamo però accontentarci, abbiamo davanti a noi due finali e avversari molto difficili. Dovremo cercare di dare tutto noi stessi per ottenere qualcosa di straordinario”.
Sulla partita: “Un po’ me la immagino… poi scendi in campo e può accadere l’imponderabile. Affronteremo una squadra che da un momento all’altro può fare qualsiasi giocata. Dovremo riproporre in campo con attenzione e qualità tutto quello che abbiamo fatto in settimana, cercando di riproporre quello che abbiamo mostrato già a Basilea. Voglio vedere gli stessi occhi di quella partita in Svizzera”.
Su Inzaghi specialista nelle finali: Oltre alla grande qualità dei giocatori dell’Inter, dei suoi campioni, c’è anche un allenatore che sa vincere, sa arrivare in finale e sa vincere i trofei: ne ha vinti tanti. Possiamo definirlo uno specialita e non si può nascondere. Si aggiunge alla difficoltà di affrontare i suoi calciatori straordinari. Nelle precedenti finali che ho giocato vedevo sempre i ragazzi proporre quello che ci aveva permesso di arrivare fino a lì: non devi mai abbandonare il tuo credo. Indipendentemente da come andrà, noi il giorno dopo dovremmo rimboccarci le maniche perché dovremmo tornare al campo di allenamento per preparare altre 3 partite. Domani è un altro test. Abbiamo la possibilità di far vedere le nostre qualità e di far vedere a tutti che abbiamo meritato questa finale. Dobbiamo far vedere a tutti che in finale ci è arrivata una squadra che si è meritata di giocarsi la possibilità di alzare questa coppa”.
Sui tifosi presenti ieri all’allenamento: “Quella di ieri è simile all’abbraccio che abbiamo fatto prima di Basilea sotto la curva. Quell’abbraccio e quel coro ci hanno caricato e siamo antati con fiducia in Svizzera. I 6.000 di ieri ci hanno dato grande ottimismo, vicinanza e passione. Ci chiedono di dare l’anima e di andare forte. I ragazzi hanno percepito quello che è il loro amore e domani come a Basilea onoreremo la nostra stagione”. Sulla formazione: “I dubbi ce li ho sempre… Non solo di formazione ma per come mettere in difficoltà l’aversario. Per capire come fermare l’Inter ci vuole tutta la notte. I ragazzi stanno tutti bene, qualche dubbio ce l’ho. Speriamo di fare la scelta giusta ma mi tengo ancora qualche punto di domanda e poi deciderò”.
Sul doppio confronto con i nerazzurri in campionato: “L’unico spunto che prendo dalle due partite, tralasciando il risultato, è che abbiamo dato sempre filo da torcere all’Inter, sia a Firenze che a Milano. Abbiamo fatto vedere che abbiamo armi da mettere in campo. La finale però è una storia diversa, l’impostazione tattica potrà essere simile alle gare di campionato ma la gestione della gara sarà del tutto diversa”. Su Gonzalez e Amrabat: “Stanno benissimo. Non li ho portati a Torino perché avevano dato tanto a Basilea. Li avrò entrambi”.
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