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Fiorentina, Goretti: “L’addio di Pioli è stato sofferto, lo ringraziamo”

Roberto Goretti (Credit: Andrea Rosito)

La conferenza stampa di presentazione di Roberto Goretti, nuovo direttore sportivo della Fiorentina.

Roberto Goretti è il nuovo Direttore Sportivo della Fiorentina. La nomina è stata ufficializzata nelle scorse settimane dal club viola, che ha affidato a Goretti il compito di coordinare la gestione sportiva e il mercato della squadra.

Goretti, già protagonista in passato in ruoli dirigenziali di rilievo, subentra a Daniele Pradè, con l’obiettivo di consolidare la struttura sportiva del club e supportare il progetto di Paolo Vanoli.

Nei primi giorni nel ruolo, Goretti ha preso contatto con l’organico viola, monitorando il lavoro dello staff tecnico e iniziando a pianificare strategie per il mercato e lo sviluppo della squadra.

Il nuovo Direttore Sportivo sarà al centro delle prossime decisioni sul mercato invernale e della gestione complessiva della rosa: Goretti si presenta in conferenza stampa.

Fiorentina, le parole di Goretti

Come prima cosa ringrazio il presidente Commisso e la sua famiglia per l’opportunità. Mercato? Abbiamo parlato con il mister e così faremo di giorno in giorno, seguiremo lui e cercheremo di metterlo nelle migliori condizioni possibili. Siamo consapevoli del nostro percorso, dei numeri e ci impegneremo per invertire questa situazione“, ha esordito Goretti. Che ha poi aggiunto: “Alla Fiorentina abbiamo uno staff che tiene conto di numeri e dati e di tutto quello che è stato fatto, pienamente in media. A me però piace vedere che un calciatore vuole migliorarsi, non giocatori che si piegano all’inizio della gara. Quando un calciatore sente che manca qualcosa, deve essere responsabile e allenarsi“.

Sulle parole di Gattuso riguardo Kean, il direttore generale Ferrari ha detto: “Abbiamo deciso di farlo giocare e ha giocato, anche perché l’abbiamo perso anche noi Kean per la sfida contro il Genoa. Non ho molto da rispondere“. E ha aggiunto: “Vedremo con il presidente come muoverci, anche perché ha speso più di 500milioni. Le nostre idee all’inizio della stagione erano ben diverse. Le dimissioni di Pradè? Già alla fine della scorsa stagione aveva capito di essere arrivato agli sgoccioli. Questa stagione voleva portare qualcosa di grande a Firenze ma qualcosa si era rotto con i tifosi, servono anche stimoli nuovi“. E sull’obiettivo della società: “Abbiamo fatto un mercato con un mister puntando ad alzare l’asticella, ma qualcosa non è andato come previsto. Quindi l’unico obiettivo oggi è guardare la realtà, cioè l’ultimo posto e le Coppe. Dimissioni? Non ci ho mai pensato, anche per i risultati dell’anno scorso. C’eravamo noi“.

Stefano Pioli (Imago)

Su Pioli e Vanoli

Il suo addio è stato sofferto, c’era un rapporto umano importante. Non ha chiesto nulla, era però pronto a restare per risollevare il club. Ma il suo addio è stata un’ammissione di colpa da parte di tutti, per dire che abbiamo sbagliato tutti. La realtà è la classifica e dobbiamo essere pronti a questa situazione. Abbiamo tutti le nostre responsabilità qui dentro. Ci sono cose buone dalle quali partire ed essere consci di quello che ci aspetta. Ora guardiamo al presente“, ha continuato su Pioli. Per poi dire: “Con Pradè mi sono approcciato per la prima volta in una società così importante, quindi posso solo ringraziarlo. Il mio percorso parla per me: quello che succederà d’ora in poi per la parte sportiva sarà responsabilità mia. La mia prima decisione è stata quella del mister, sarà una sfida e ragionerò come se dovessi restare qui 10 anni. Ce la metterò tutta“.

E su Vanoli:Il mister mi ha spiegato la sua decisione. Conosceva le strade di Firenze e il peso della maglia. Mi ha detto ‘La Fiorentina è Firenze, Firenze è la Curva Fiesole. Se alla Curva c’è qualcosa che non va, è dura’. Ha un contratto fino al 30 giugno 2026 con opzione di rinnovo da parte del club fino al 2027. Il mister voleva solo allenare, ha fatto fare tutto a noi. Prima costruiamo una base, poi vedremo di fare altro per il futuro“.

Redazione

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