Tornare alla vittoria l’obiettivo. Sì, perché la Fiorentina non ci riesce dal 30 settembre scorso, dal 2-0 casalingo contro l’Atalanta. Da quel momento in poi sei pareggi e una sconfitta. Dopo la pazza rimonta sul campo del Sassuolo, adesso i viola mirano ai tre punti. Dall’altra parte l’Empoli, per quelli che saranno 90’ di derby toscano.
“Ripartiremo dagli ultimi 15’ di Sassuolo – ha esordito così nella conferenza stampa della vigilia Stefano Pioli – abbiamo preparato delle situazioni di gioco che possono darci del vantaggio e che dovremo essere bravi a mettere in pratica. Questa la partita più importante da quando sono a Firenze? Difficile dirlo. Sicuramente non sarà decisiva per i nostri obiettivi. La vittoria manca da tanto tempo e questo inizia a pesare. Saranno tre punti pesanti”.
Già, tante difficoltà. Ma Pioli sembra essere più deciso che mai: “Sono motivato tanto quanto lo ero prima della primissima partita sulla panchina della Fiorentina. Sappiamo che con l’Empoli sarà una gara importante e quello che ho visto in settimane è stato molto positivo. A far vincere le partite sono qualità e spirito di determinazione. Le mancate vittorie di con Bologna e Frosinone ci hanno penalizzato, avrebbero potuto cambiare le cose. La squadra è stata poco spensierata, questo è stato il problema. La classifica comunque è rimasta corta”.
Dopo la partita con il Sassuolo, è arrivata una piccola contestazione da parte dei tifosi, che hanno di fatto “respinto” la squadra sotto la curva: “Sono sicuro che non cesseranno di supportarci per tutti i 90’, non servono proclami da parte mia. Abbiamo avuto un incontro con loro, dove hanno parlato benissimo di noi, dove ci hanno spiegato che con noi hanno un rapporto particolare ma che con il Sassuolo non avevano visto la vera Fiorentina”.
A caricarsi la squadra sulle spalle dovrà essere Simeone, che si è sbloccato proprio con i neroverdi dopo un digiuno piuttosto lungo: “Il gol è stato importante per lui – ha continuato Pioli – in settimana mi ha mandato segnali positivi. E’ tornato il ragazzo voglioso e determinato che conosciamo”. La stessa cosa non si può dire di Pjaca. Lui che doveva essere il colpo dell’estate ma che è ancora fermo ad un gol dopo tredici partite: “Le sue qualità non si discutono, ma il suo rendimento non è al massimo. Dal punto di vista psicologico deve reagire, solo così potrà riuscire a tornare sui suoi livelli”.
Chiosa finale su Diego Della Valle, vicino alla squadra in questo momento difficile: “La presenza della proprietà è importante e la sua presenza ha ribadito la volontà di proseguire e persistere nel nostro percorso a medio e lungo termine”
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