Muriel e Corvino. Il braccio e la mente. Intuizioni e gol. Sono giò 4 in viola per l’attaccante colombiano: “Con l’arrivo di Muriel abbiamo voluto aumentare la qualità di un reparto già forte sulla carta con Pjaca, Simeone e Chiesa – spiega Corvino ai microfoni di Sky Sport – mancava qualcosa nel reparto offensivo e il colombiano non ci sta facendo rimpiangere questa scelta. Quando si riesce a prendere Muriel il 1° gennaio, vuol dire che c’è stato un lavoro precedente. Il riscatto? Il Siviglia l’ha pagato 23 milioni, noi abbiamo ottenuto un prezzo di favore fissato a 14 milioni totali“.
Lavorare nel presente con un occhio puntato al futuro: “Ogni sessione vogliamo dare continuità per migliorare la squadra che è ripartita con un nuovo ciclo. Con Rasmussen, Zurkowski e Traoré abbiamo pensato al futuro“.
Sul mercato in uscita: “Vendere nel mercato invernale significa farlo con quelli che hanno meno spazio e vogliono andare a giocare da altre parti. Non è facile trovare la soluzione migliore per tutti. Noi ce l’abbiamo fatta accontendando chi giocava poco”.
Con la cessione di Thereau a Cagliari, per esempio: “Negli ultimi anni è stato uno dei protagonisti, in questa stagione ha avuto difficoltà perché c’erano giocatori più forti davanti a lui“.
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