“Il calcio è solo un business e noi siamo solo numeri”, è questo lo sfogo che Kevin Prince Boateng lascia sulle pagine del quotidiano tedesco Bild. “Se non giochi bene, vieni sostituito, non c’è più fedeltà e questo è triste”.
Tredici partite e un gol per il giocatore ex Barcellona in questa stagione alla Fiorentina. Una prima parte di campionato complicata per Boateng che spiega così i suoi dubbi sul calcio moderno: “Bisognerebbe fare un sondaggio tra i calciatori: quanti di loro sono contenti quando vanno ad allenarsi? E quanti si divertono? Per noi professionisti il calcio è un lavoro. Siamo ben pagati, ma questo aumenta la pressione. Per quanto mi riguarda ci sono momenti nei quali mi diverto, altri meno. Prima non era così mi divertivo sempre”.
Poi ancora sui giovani e la ricchezza: “Alcuni di loro a 19 anni già guidano la loro Mercedes, non fanno molto per migliorarsi, nessun allenamento extra. Giocano alla Playstation, poi guardano i social e sono gli ultimi ad arrivare agli allenamenti. Il calcio è cambiato così come sono cambiate le persone che ci sono dentro”.
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