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Fiorentina, Boateng: “Voglio far divertire. Chiesa è impressionante”

Sorridente. La voglia di un ragazzino, nonostante la Fiorentina sia l'undicesima maglia della sua carriera. Indosserà di nuovo la dieci: "Un'eredità pesante, lo so – ha spiegato Boateng durante la conferenza stampa di presentazione – l'hanno vestita molti giocatori forti, ma l'ho scelta proprio per dimostrare che sono qui per fare qualcosa di importante". Alla faccia dei 32 anni. La fame è sempre la stessa. 

Montella con lui potrà divertirsi, perché gioca ovunque: "Anche se preferisco sempre stare davanti, il più vicino possibile alla porta. Trequartista, punta, esterno, mi piace fare gol e assist. Penso che sarà questa la scelta dell'allenatore, poi vedremo. Mi alleno solo da quattro giorni".

Sarà fra quei gocatori di esperienza che Pradé circonderà con ragazzi giovani. Fra cui anche Chiesa, ormai affermato: "Federico mi ha accolto bene fin da subito – ha proseguito Boateng – tutti dicono che sia forte, ma te ne accorgi fino in fondo solo quando ti alleni con lui. E' impressionante, se lavora con la testa giusta non lo ferma nessuno. Ti fa vincere una stagione, non solo una partita. Ci capiamo bene. Lui mi passa la palla e io lo lancio a fare gol (ride, n.d.r)".

Un maestro per tanti giovani: "Ma è ovvio che voglio giocare anche io – ribadisce – ho ancora tanto da dare, non posso fare brutte figure davanti ai miei figli che mi guardano dalla televisione". Deciso, più che mai. Viene da sei mesi in cui ha giocato poco: "Ma, tornassi indietro, accetterei comunque il Barcellona – ammette con il sorriso – ho giocato con Messi, l'unico modo per non perderci. E poi a 32 anni mi sono trovato al Camp Nou. Era difficile dire di no". 

Ora ringrazia Commisso, Pradè e Barone: "Perché non era facile credere in un giocatore che negli ultimi sei mesi ha visto pochissimo il campo. Mi hanno voluto fin da subito, per questo mi hanno convinto. Avevo offerte dalla Germania, però l'Italia mi piace e devo considerare anche la famiglia. Amo pure mangiare, quindi sono nel posto giusto (ride n.d.r)".

Un obiettivo: "Far divertire la gente, aiutare i tifosi a voler venire allo stadio". Loro che lo hanno accolto da star: "Li ringrazio, non sono uno facile da amare. Ho cambiato molte squadre ma mi hanno accolto a braccia aperte. La speranza è di vincere qualcosa".

Boateng porterà sicuramente personalità: "Quella non mi manca – assicura – non sono nemmeno più un pazzo. Se continuassi a fare le stupidaggini di prima, di cui non vado orgoglioso, sarebbe giusto restare fuori. Adesso ho imparato e ho la testa giusta per sapere come e quando fare le cose".

Simone Golia

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