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Wendell Lira, dal premio Puskas a … Fifa

Il calcio ed i videogiochi, due mondi molto vicini. Sono tanti infatti i calciatori che hanno questa passione, uno in particolare per un gioco: FIFA. Questa è la storia di Wendell Lira. Il calciatore brasiliano è sempre stato considerato un talento, ma il calcio, forse, non gli ha dato quello che lui aveva sempre sognato. Lo ha dichiarato lui stesso, in un’intervista al Guardian: “Dal calcio ho ricevuto tante delusioni, ho sentito troppe bugie, e poi ho avuto un sacco di acciacchi”. Una carriera modesta, la sua, senza troppe gioie e senza nessun sussulto particolare, le sue ginocchia troppo fragili e che troppo spesso lo hanno abbandonato.

Eppure un momento di gloria c’è stato. Inserito nei possibili dieci vincitori del Premio Puskas, premio che può vincere qualunque giocatore al mondo, non serve chiamarsi Messi o Ronaldo. E nel 2015 la sua rovesciata contro contro l’Atlético Goianiense ricevette più consensi di tutti, battendo sul podio, Florenzi e Messi. Un premio che gli ha cambiato la vita, come da lui stesso dichiarato a margine dell’incoronazione: “Non avevo i soldi per pagare il latte per mia figlia. Ero molto sotto pressione perchè non avevo un lavoro e neanche una prospettiva lontano dal calcio. Non riuscivo a guardarmi allo specchio”. La fama, però non dura molto, il calciatore decide di ritirarsi a soli 27 anni, per problemi cronici alle ginocchia.

Stavolta però non c’è posto per la depressione, il calcio può essere ancora la sua salvezza. Via le scarpette dai piedi, joystick in mano:. il risultato è impressionante. Crea un canale Youtube e pian piano entra nel mondo delle competizioni professionistiche. In cui un gamer può guadagnare molto di più di quanto faccia un calciatore in Brasile. Mediamente, infatti, i guadagni nelle serie minori brasiliane, si aggirano intorno alle 250 streline. Con questa “nuova” carriera si arriva a guadagnare anche 750 mila sterline. La sua scelta, però non è tanto campata in aria, infatti anche a Zurigo alla cerimonia per la consegna del suo Premio Puskas, aveva sfidato in pubblico il campione del mondo di Fifa Abdulaziz Alshehri battendolo 6-1.

Ed il calcio giocato in tutta questa storia che ruolo ha? Il calcio mi ha aiutato molto anche a giocare ai videogiochi. Un sacco di cose che faccio oggi a Fifa le ho imparate giocando a calcio, come le tattiche e le formazioni”. Obiettivo? “Voglio trasmettere un’immagine vera di me – dice a Globoesporte – sogno di diventare campione del mondo di Fifa, lavorerò duro per farcela”. Dal Premio Puskas, a FIFA, per Wendell Lira il passo è veramente breve.

A cura di Francesco Falzarano

Redazione

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