L’evento ha dato anche l’opportunità ai rappresentanti delle organizzazioni internazionali di condividere idee su come affrontare al meglio le minacce allo sport, ai giocatori, agli allenatori, ai funzionari, alle organizzazioni sportive e alle comunità di tutto il mondo. Il presidente ha parlato della partnership della FIFA con l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC).
Discutendo di come le operazioni calcistiche siano ancora vulnerabili alla corruzione e della risposta della FIFA, il presidente ha aggiunto: “La manipolazione delle partite, sebbene relativamente rara, ha un impatto devastante sull’integrità del gioco, delle competizioni e delle squadre. Anche il sistema di trasferimento internazionale deve essere idoneo allo scopo. Un calciomercato alimentato dalla speculazione e non dalla solidarietà comporta un rischio crescente di conflitti di interesse, enorme inflazione di mercato e un crescente squilibrio competitivo“.
“In risposta, abbiamo creato la FIFA Clearing House, una controparte centrale incaricata di eseguire tutti i controlli richiesti nei trasferimenti dei giocatori e di garantire che il denaro pagato dal club acquirente sia distribuito correttamente ai club di formazione nel rispetto delle normative finanziarie nazionali e internazionali”, ha concluso Infantino, ribadendo di come tutte le attività debbano essere svolte con trasparenza.
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