La classifica recita così: Poluzzi, Buffon…”Un attimo, c’è qualcosa di strano: però mi piace vederla, sto mettendo da parte i ritagli di giornale per una piccola ma importante soddisfazione”. Benvenuti ad Andria, terra dell’olio…e delle saracinesche. Come quella eretta dalla Fidelis e da Giacomo Poluzzi, professione portiere, 28enne di Bologna che con i suoi compagni ha allestito la porta meno battuta del calcio professionistico italiano: 15 centri al passivo dopo 28 giornate, uno in meno della Juventus. Numeri da urlo per una formazione tornata in Lega Pro a due anni dal binomio retrocessione-fallimento registrato nell’estate 2013. “E’ una bella gioia che va condivisa con tutto il gruppo-spiega il portiere a Gianlucadimarzio.com, arrivato in biancoazzurro con mister D’Angelo, che l’aveva allenato già ad Alessandria – se subiamo poco è merito di tutta la squadra, dagli attaccanti che fanno il primo pressing fino a noi della difesa”.
Un traguardo costruito grazie a un solido 3-5-2, che privilegia l’efficacia rispetto allo spettacolo. Subire poco e segnare nelle occasioni che si hanno, come accaudto nell’ultimo turno a Melfi con il blitz firmato da Grandolfo nel finale. I frutti? 38 punti in classifica, +9 sulle zone calde a sei turni dal termine e un traguardo pronto a essere tagliato. “La salvezza passa dai risultati-il mantra di Poluzzi-e noi la stiamo ottenendo con tanta grinta e costanza”. Crevalcore, Este, Carpi, Giacomense, Gubbio e appunto Alessandria: benvenuto al sud, Giacomo, verrebbe da dire. “In effetti è la prima esperienza al sud e la sto vivendo molto bene-ammette-qui si vive bene, c’è un clima mite e mi sono innamorato della cucina pugliese”. Non un dettaglio, per chi viene da una delle patrie del buon cibo. In società sanno che ci sono gli occhi della B su di lui, così a gennaio l’hanno blindato con un contratto in scadenza a giugno 2017. “E’ stato un attestato di fiducia della società, del presidente Montemurro e del ds Doronzo, a cui sono grato: direi che sin qui lo stiamo ripagando”.
Il modello tra i pali? Inutile girarci intorno, “Buffon, il migliore per me”. E se dovesse incontrarlo, gli farebbe leggere quella curiosa statistica? “No, ci mancherebbe, gli chiederei consigli…e una maglia autografata: sarebbe un sogno“. Prima delle partite ascolta Vasco Rossi, ma tra i pali ha una vita tutt’altro che spericolata. “Le mie parate preferite? Quella all’ultimo minuto su Ingrosso nello 0-0 di Matera e una su Curiale a Lecce, era il mio esordio con la Fidelis ed eravamo 0-1: abbiamo vinto 1-3 alla fine”. Al futuro non pensa (“Sto bene qui, dobbiamo chiudere al meglio il campionato”), ma ha le idee chiare sul premio finale per i compagni, se il primato dovesse rimanere tale: “Offrirei una pizza a tutti, ovviamente con mozzarella di Andria”. Sempre se Buffon è d’accordo….
Luca Guerra
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