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Fidelis Andria, Longo non vuole fermarsi: “Voglio anche il primo gol in casa, ma che non nevichi ogni volta che segno”

Ho fatto gol e ha nevicato? Eh, me l’hanno fatto notare alcuni compagni di squadra e l’addetto stampa. Spero di ripetermi, ma che non nevichi più, perché questa settimana ci ha fatto allenare un giorno in meno”. Sorriso sulle labbra, mancino caldo nonostante le temperature vicine alo zero che hanno toccato la Puglia in questi giorni e voglia di essere ancora decisivo, con e per la Fidelis Andria: Lorenzo Longo non vuole fermarsi al gol-vittoria al “Torre” di Pagani, dove un coast-to-coast su assist di Lattanzio gli ha permesso di portare a casa la prima rete in biancoazzurro e tre punti pesanti in chiave salvezza. “E’ stata una rete importante, ma non abbiamo fatto niente – il suo mantra – a chi ho pensato quando la palla è entrata in rete? Alla mia famiglia e alla mia ragazza, nei sei mesi ad Agrigento ho vissuto dei momenti difficili e loro ci sono stati sempre”. Agrigento, ovvero l’Akragas: è lì che Lorenzo aveva giocato dal 2016 agli ultimi giorni di gennaio 2017, totalizzando in stagione 20 presenze e due reti. Stagione complicata, fino alla chiamata della Fidelis: “Devo ringraziare anche tutta la società, il presidente Montemurro e lo staff che mi hanno voluto qui con forza, mi seguivano anche altre squadre ma ho voluto Andria”.

In realtà a favore della Fidelis giocavano due fattori: il blasone (“Questa è una piazza che merita un campionato da protagonista” spiega Longo) e la distanza geografica. Longo è di Noci, provincia di Bari, e dopo aver vestito e maglie di Melfi, Paganese, Matera, Ischia e appunto Akragas ha colto l’occasione per riavvicinarsi a casa. Al Degli Ulivi ha ritrovato Angelo Tartaglia: “Conoscevo già Angelo, ci ho giocato sei mesi insieme a Pagani. E’ un calciatore importante, deve riprendersi il prima possibile. In difesa poi domenica ha esordito Abruzzese, che non ha certo bisogno di presentazioni: è un pilastro molto importante per noi”. Gli altri difendono, al 24enne Lorenzo e compagni il compito di fare gol: “Il ruolo per me conta poco – ammette – sto bene da trequartista ma anche da mezzala. Farei anche il terzino pur di essere in campo”. Contro la Reggina, domani al Degli Ulivi, dovrebbe toccare di nuovo a lui: “L’abbiamo affrontata con l’Akragas a Siracusa e abbiamo vinto 1-0 – ricorda Longo – Giocano tutti dietro la linea della palla e dovremo avere pazienza. Sono una squadra di categoria, tosta. Primo gol al Degli Ulivi? Voglio provare questa emozione, la prima cosa sabato però sono i tre punti”. Per correre magari sotto la curva, come successo già a Pagani: “Quanti tifosi dell’Andria c’erano? Almeno 100, uno spettacolo – sorride – Spero che la curva e tutto lo stadio siano una bolgia. Di tifosi così in questa categoria ce ne sono davvero pochi”.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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