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Fidelis Andria, la ripartenza di Scalera: “Non mi sento un bocciato, qui per dimostrare quanto valgo”

Dall’azzurro dell’Italia nei Mondiali Under 20 giocati nello scorso giugno in Corea del Sud e chiusi in terza posizione, al biancoazzurro della Fidelis Andria, formazione terzultima nel girone C di serie C. A 20 anni da compiere tra qualche giorno e con un biglietto di andata e ritorno per Firenze strappato nei primi sei mesi del 2017, Giuseppe Scalera si prepara a ripartire dalla terza serie del calcio italiano, dopo aver visto sulle proprie spalle tanti rumors di mercato e troppe etichette, tra le quali quella di “nuovo Maicon”. Una sovrabbondanza di copertine che si è trasformata in mesi dietro le quinte durante la gestione Grosso a Bari: panchine e tribune, ma 0 minuti da titolare dopo i test del precampionato. Ora il prestito secco in casa Fidelis: “Sono contento di ripartire da qui – ha ammesso il terzino di Acquaviva delle Fonti alle prime parole da calciatore della Fidelis, affiancato dai nuovi arrivati Andrea Lobosco e Leonardo Taurino – è un’ottima occasione e non vedo l’ora di incominciare già dalla prossima trasferta a Caserta. Voglio rimettermi in gioco. Sono carico, non vedo l’ora di scendere in campo e dimostrare quanto valgo”.

Un Mondiale, un’esperienza alla Fiorentina e, scavando nell’album dei ricordi, la trafila nelle nazionali giovanili, con premiazione quale miglior classe ’98 italiano nel 2015 a Coverciano. Alle attese sul conto di Scalera, ha fatto da contraltare una carriera che attende di decollare: “Andria è una tappa di rilancio, non ho vissuto l’arrivo in serie C come una bocciatura: spero di giocare il più possibile e rispondere alle attese di mister Papagni” racconta lui con umiltà. “Ho disputato il Mondiale sotto età e siamo arrivati terzi, è stata una bella soddisfazione. A Bari? Sono stati sei mesi difficili, in un ambiente importante che aspira sempre a grandi palcoscenici”. La mente ora è concentrata solo sul campo, con il numero 2 sulla schiena: “Ho conosciuto i miei compagni e ho fatto il primo allenamento, spero di conoscerli sempre più il prima possibile. In campo dovremo essere una squadra unita, è fondamentale per la salvezza” spiega il giovane difensore. Magari con un occhio all’Under 21: Scalera sorride, ma gioca sulla difensiva da terzino puro. “Ora penso solo alla Fidelis, poi se andrà tutto bene guarderò anche alla Nazionale”.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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