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Fidelis Andria, come cresce The Young… Pop: nel segno di Lobont, sognando Neuer

Al quarto anno in Italia, ha conosciuto
il calcio dei “grandi”: dalla Capitale alla casa di Federico di Svevia il passo
non è stato breve, ma l’adattamento è stato rapido. Ionut Pop, portiere nato a
Oradea il primo agosto 1997 e 20 anni ancora da compiere, è il guardiano dei
pali della Fidelis Andria: marcantonio di oltre 190 centimetri e con spalle
larghe che ricordano un baby d’oro come Gigio Donnarumma, ha messo insieme 14
presenze in stagione, di cui 13 in Lega Pro e una in Coppa Italia. Numeri di
peso al primo anno da “pro”, dopo aver collezionato 21 presenze nel campionato
primavera, 5 nella Coppa Italia di categoria ed anche 4 apparizioni in Youth
League e 2 al Torneo di Viareggio.

Da terza scelta nella rosa di Favarin a titolare: il passo da gigante si è consumato in quattro mesi. Tanto è
bastato per garantire alla società pugliese, oggi nona con 41 punti nel girone
C di Lega Pro, di avere un’alternativa affidabile in rosa, tanto da cedere in
gennaio alle lusinghe della Spal per Poluzzi e affidarsi a Ionut. Che in
organico vede come un riferimento un altro Ionut, Rada, connazionale di 15 anni
più giovane che rappresenta un esempio da seguire. Ragazzo senza grilli per la
testa, poco “presente” sui social, dove si limita a utilizzare Facebook e
Instagram, abile in impostazione e agile sulle gambe, ha Spiderman tra i suoi
idoli d’infanzia. E come l’uomo ragno vola tra i pali, dove è stato battuto 12
volte in 13 presenze in campionato: a Trigoria è cresciuto all’ombra di Bogdan
Lobont, che gli è stato vicino sin dal primo giorno a Trigoria, mentre tra i pali
studia Neuer e Oblak, con una simpatia per Barcellona e Manchester City ammessa
all’arrivo in Italia.

E’ in Italia dal 2014 e lo segue Pietro
Chiodi, che in Romania gestisce circa 20 calciatori tra Nazionale A, Under 21 e
Under 19, rappresentativa quest’ultima con la quale Pop è sceso in campo tre
volte. “Ha la testa di un 40enne, maturo come pochi alla sua età”: assicura chi
lo conosce bene. In estate lo cercavano anche Padova e Catanzaro, ma a
prevalere è stata la fiducia verso il direttore sportivo biancoazzurro Piero
Doronzo. Il suo contratto andrà in scadenza nel giugno 2018 e alcune squadre di
B e un paio di club nel resto d’Europa hanno già chiesto informazioni sul suo
conto. Ionut intanto para, e sogna, con il suo libro preferito sul comodino: Metodo
V, di Victor Valdes. Un portiere, e chi altrimenti? Ad Andria tra i pali
intanto si sta con il vento in Pop.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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