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Feyenoord, arriva la separazione con l’allenatore Priske a 48 ore dal Milan

La decisione del club olandese a due giorni dall’andata dei playoff di CL contro il Milan

Il Feyenoord e il suo allenatore Brian Priske si separano a sole 48 ore dalla sfida di Champions League contro il Milan valida per l’andata dei playoff.

A renderlo noto è stato lo stesso club tramite i propri canali social ufficiali, con un comunicato che riportiamo di seguito.

Nonostante la qualificazione ai playoff di Champions arrivata anche grazie a ottimi risultati come il 3-3 con il Manchester City e il 3-0 sul Bayern Monaco, in Eredivise il Feyenoord si trova in quinta posizione a -12 dall’Ajax di Farioli. Una distanza troppo grande secondo il direttivo, che ha optato per un cambio in panchina.

Per la partita da ex di Santiago Gimenez, dunque, non ci sarà Priske a guidare la squadra bensì un altro allenatore ad interim che verrà annunciato in tempo per la sfida contro i rossoneri.

Feyenoord, il comunicato ufficiale

Di seguito riportiamo il comunicato ufficiale del club olandese.
Il Feyenoord si separa dall’allenatore Brian Priske di comune accordo. Risultati molto altalenanti e una mancanza di sintonia sono le ragioni della sua partenza. Anche gli assistenti Lukas Babalola Andersson e Björn Hamberg lasciano immediatamente il club. Il Feyenoord prevede di nominare uno staff ad interim entro domani.

Gimenez, attaccante del Milan (Imago)
Gimenez, attaccante del Milan (Imago)

È una grande delusione per tutte le parti coinvolte essere arrivati a questa decisione”, ha dichiarato Dennis te Kloese, direttore generale e tecnico del Feyenoord. “Sebbene il Feyenoord abbia ottenuto risultati di rilievo in UEFA Champions League con Brian, negli ultimi mesi le prestazioni sono state troppo altalenanti e, purtroppo, abbiamo visto troppo pochi progressi strutturali”.

“Come professionista e come persona, nutro ancora grande stima per Brian. A volte, però, bisogna riconoscere che, nonostante le buone intenzioni di tutti, le cose non funzionano e, a un certo punto, non c’è più il sostegno necessario per andare avanti“.