La leggenda del Manchester United, Sir Alex Ferguson, non è più in panchina dal 2013, anno in cui ha smesso di allenare. La sua gloriosa carriera è stata raccontata da lui stesso in un documentario intitolato “Sir Alex Ferguson – Mai arrendersi” (pubblicato lo scorso maggio). E’ stata, per lo scozzese, l’occasione di svelare anche alcuni aneddoti curiosi sul suo passato.
Uno su tutti, quello relativo al suo comportamento non proprio professionale durante i primi anni da calciatore: “Giocavo nel St. Johnstone ma ero tra le riserve, e avevo perso il controllo. Uscivo ogni venerdì per andare a ballare, anche le sere prima delle partite. Mio padre si arrabbiava molto quando facevo così. Non ci siamo parlati per due anni“.
Una volta Sir Alex esagerò: “Una notte sono uscito e mi sono ubriacato. Sono finito in prigione e poi in tribunale. Mi hanno multato. Mi è sempre rimasto in testa questo momento. Ero la pecora nera della famiglia“.
Insomma, un’immagine completamente diversa da quella che conosciamo tutti, di un Sir Alex serio, severo e con la gomma da masticare sempre in bocca mentre osserva la sua squadra in campo. Ma nel percorso di formazione di ciascuno, ci sono errori da cui imparare. Se Ferguson è diventato un grande allenatore, vincendo tutto, lo deve anche ai suoi errori commessi.
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