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​Evacuo, il bomber con la valigia: “Dopo il record di gol porto il Trapani in B”

Felice, di nome e di fatto. Lo è ancor di più dopo l’ultimo week-end Felice Evacuo: l’attaccante campano è entrato nella storia del campionato di Serie C, diventando il miglior marcatore di sempre della categoria mettendo a segno 164 gol e scavalcando Gianni Califano. Un record a cui teneva tanto l’attaccante del Trapani, raggiunto con una rete ad una squadra della sua terra, la Casertana. “A livello persona è una bella soddisfazione – racconta Evacuo ai microfoni di Gianlucadimarzio.comDopo tanti anni in Serie C ho raggiunto un traguardo storico, anche se per la terza categoria professionistica”.

Un evento con una valenza significativa per Evacuo anche per i tanti messaggi ricevuti dopo il gol di domenica, ma su tutti c’è quello di mamma Lidia: “Mi ha scritto un lapidario “Auguri” – spiega con il sorriso – È stata la prima a congratularsi con me, è stata una bella sorpresa perché non lo immaginavo. Ho sempre avuto genitori che non sono stati accaniti, non mi hanno dato pressioni e sono sempre stati distaccati da questo mondo anche ora dopo vent’anni che gioco”.

Una carriera per Evacuo che è sempre stata da così detto “bomber di categoria”. Un giocatore dall’alta resa, con 421 presenze in Serie C e 80 in Serie B: “Tante volte è stata una mia scelta” ammette. Nella sua carriera ha sfiorato soltanto la Serie A nel 2002 con la Lazio. Era ancora la squadra di Cragnotti, con Evacuo che faceva la spola tra Primavera e prima squadra: “Mi hanno dato l’opportunità di fare il salto di qualità in Serie A – racconta l’attaccante -. Ho fatto questo passo in un momento in cui la Lazio era un top club europeo, c’erano giocatori come Stam, Mihajlovic, Crespo e Simeone, ho conosciuto un mondo che fino a quel momento non immaginavo neanche”.

La prima vera esperienza tra i grandi, però, arriva la stagione successiva quando indossa la maglia della Florentia Viola e dove conosce Fabio Quagliarella. Evacuo e Quagliarella, compagni di squadra allora ed accomunati da un presente che li ha visti rinascere: quasi coetanei – il primo nato ad agosto 1982 ed il secondo a gennaio 1983 – e nati ad 8 chilometri di distanza uno dall’altro. “Con Fabio siamo amici – racconta Evacuo – Il fatto di vivere una seconda giovinezza alla nostra età è data dall’esperienza che ti porta ad essere più maturo in campo. Questo ti dà consapevolezza nei tuoi mezzi, dimostrando la tua forza domenica dopo domenica. Poi lui sta facendo tutto questo in Serie A”.

Una carriera sempre con la valigia in mano per Evacuo, girovago da nord a sud ma con un legame particolare con la piazza di Avellino: “Lì ho conosciuto mia moglie e sono nati i miei figli – racconta – Da anni vivo lì, ma ho ricordi belli di tutti i posti dove sono stato perché ho sempre pensato a dare tutto in campo”. Ad Avellino, inoltre, ha avuto l’occasione di essere guidato da Antonello Cuccureddu, l’allenatore insieme a Giuseppe Galderisi a cui Evacuo è rimasto maggiormente legato. Adesso il presente è Trapani, club con cui ha collezionato 68 presenze e ben presto potrebbe diventare la terza squadra di Evacuo per numero di partite disputate superando proprio Avellino dove ha giocato 71 partite.

“Trapani, però, è ancor di più nel mio cuore dopo questo record – ammette Evacuo – Sono contento di aver scelto questa piazza, mi ha spinto Daniele Faggiano che qui è stato parecchi anni. Da subito mi sono trovato bene con la mia famiglia e con la squadra, mi hanno dato la possibilità di esprimermi ad alti livelli nonostante l’età”. Raggiunto e superato Gianni Califano (“L’ho sempre guardato con attenzione e rispetto” aggiunge), Evacuo ha un altro obiettivo da portare a termine, quello di trascinare il Trapani in Serie B: “Ci sono tante emozioni in ballo – racconta – Sarebbe il mio sesto campionato vinto, il modo migliore per chiudere la mia carriera in una stagione stratosferica”.

Un’annata che non era iniziata nel modo più semplice per la società granata, radunatasi soltanto a luglio inoltrato per l’incertezza societaria che aveva messo in dubbio l’iscrizione al campionato prima dell’ultimo “atto di affetto” dell’ex presidente Morace. “Abbiamo vissuto un momento particolare – spiega Evacuo – La situazione era surreale, eravamo rimasti sei giocatori dello scorso anno con la Berretti aggregata. Non avevamo un allenatore, per fortuna con l’arrivo del direttore Rubino e di Italiano abbiamo costruito qualcosa di importante. Loro sono il valore aggiunto di questa squadra, Italiano ha dato un gioco a questa squadra che non si vede nella categoria”. Adesso, però, il sole è tornato a splendere sulla città siciliana: Evacuo non vuole fermarsi, a suon di gol vuole trascinare il suo Trapani in Serie B.

Giovanni Mazzola

Redazione

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