Categories: Interviste e Storie

Una notte da Dio…nisi. Il 9 dell’Ascoli fa 100 in Serie B contro il “suo” Frosinone

Una rincorsa dagli undici metri verso il gol numero 100. Contro il suo Frosinone, contro la squadra che lo ha reso e che ha reso grande. Federico Dionisi arriva in tripla cifra nella notte del “Del Duca”, con la sua squadra sotto nel punteggio ma in superiorità numerica dall’ottavo minuto del secondo tempo.

Il colpo di scena finale, degno del miglior regista hollywoodiano: l’Ascoli attacca con tutti gli effettivi ma sembra non bastare, con il Frosinone che respinge tutte le avanzate dei bianconeri rilanciando ogni pallone verso l’unica punta Novakovich.

Al terzo dei cinque minuti di recupero la svolta: slalom dalla sinistra di Bidaoui che punta Salvi e viene steso dal numero 14 giallazzurro. Ros indica il dischetto, con Dionisi che si avvicina e posiziona il pallone a undici metri da Bardi, ex compagno di squadra sia al Livorno che al Frosinone.

Sembra uno scherzo del destino, è la semplice realtà. Il 9 dell’Ascoli prende la rincorsa e con un destro angolato spiazza il 22 del Frosinone, segnando il centesimo gol in Serie B in quella che è la sua notte. Ne aveva segnati 63 in sei anni e mezzo in Ciociaria, fermandosi a 97. Ne ha realizzati tre in quattro giorni caricandosi i bianconeri sulle spalle.

Carisma, atteggiamento e parole da leader, come quelle dette ai microfoni di Dazn al termine della partita. “Per me era una partita speciale. Abbiamo dimostrato per l’ennesima volta che siamo una squadra che fino all’ultimo minuto non molla mai. Dedico il gol alla mia famiglia, alla mia fidanzata e a mia figlia. Ho passato dei mesi difficili nell’ultimo periodo e mi sono stati vicini supportandomi sempre. Mi sono rimesso in gioco qui ad Ascoli e penso di averlo fatto alla grande, quindi il gol lo dedico anche a me stesso”, conclude Dionisi.

Un gol pesante, al di là delle statistiche, che consente al suo Ascoli di compiere un ulteriore passo in avanti in classifica. Una notte che di certo non dimenticherà, nella quale Federico è diventato Dio…nisi.

Credits foto: Frosinone Calcio

Andrea Campioni

Nato nel ’96 e cresciuto in una sala stampa. Iniziai a giocare a calcio ma ben presto mi fecero capire che non sarebbe mai diventato il mio lavoro. Piedi storti e mano ferma, così decisi di cambiare lavoro. Chirurgo? No, giornalista. Penna, tastiera o microfono poco importa, l’importante è raccontare storie.

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