Chi lo conosce bene afferma che il suo pensiero fisso è l’Italia, una saudade al contrario per un ragazzo nato a Portão, comune del Brasile nello Stato del Rio Grande do Sul. Perché nonostante i pochi mesi trascorsi nella sfortunata stagione (2015-2016) all’Hellas Verona, Claudio Winck è rimasto folgorato dalla bellezza del nostro Paese. Popolazione cordiale e accogliente che tanto gli ricorda la gente del suo Brasile – dove oggi gioca con lo Sport Recife – oltre a un campionato, la nostra Serie A, che su ragazzo ha un fascino davvero speciale.
L’avventura in Italia di Claudio Winck, terzino destro classe 1994, non è però andata come il ragazzo sognava: arrivato all’Hellas Verona con la formula del prestito con diritto di riscatto, il brasiliano è stato quasi sempre ai box per via di diversi infortuni muscolari. Solo due spezzoni di gara in Coppa Italia, 27 minuti in totale e la gioia di un gol, quello decisivo realizzato contro il Pavia. Poi nulla più: a marzo del 2016 (in Italia era arrivato a luglio del 2015), il ritorno in Brasile. E un episodio che lo segnerà per sempre.
Claudio Winck, infatti, è scampato per miracolo alla tragedia aerea che ha colpito la Chapecoense: su quel volo maledetto lui non c’era perché non convocato a causa di un infortunio. La tragedia però resterà per sempre negli occhi e nel cuore di questo ragazzo che per superare lo shock si è legato ancora di più alla fede (era molto religioso già da prima). Preghiere e allenamenti duri, perché il lavoro non lo ha mai spaventato: ore di fatica aggiuntiva quando gli altri compagni di squadra erano già a casa, allenamenti per crescere e migliorare ancora di più.
Ed eccola la rinascita sportiva di questo ragazzo che in Brasile ha ritrovato sorrisi, fiducia e minuti che gli hanno permesso di mettere in mostra tutto il suo talento: 21 presenze con l’Internacional nella seconda divisione brasiliana, poi il prestito allo Sport Recife (Serie A) e l’Italia sempre in mente. Vuole una seconda occasione, Claudio Winck. E potrebbe presto averla: Maria Pereira, l’agente che ha il mandato di trattare il cartellino in Europa (Aldemir Nascimento invece è il rappresentante del calciatore che ha il mandato in Sudamerica), ha ricevuto le chiamate di Cagliari, Sampdoria e Frosinone. La Serie A all’orizzonte, ancora. L’unico modo per superare definitamente la saudade italiana.
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