Interviste e Storie

Vivaio e investimenti: così l’FC Andorra di Piqué può sognare in grande

Foto di squadra dell’Fc Andorra (Imago)

L’FC Andorra di Piqué scrive la storia e torna in Segunda Division spagnola

Un paese di circa 3000 abitanti situato nel microstato di Andorra, chiamato Santa Coloma de Andorra. Un valore della rosa non superiore ai 7 milioni. Uno stadio da poco più di 3mila posti a sedere situato in un contesto urbano molto stretto, con edifici a ridosso nelle vicinanze del fiume Valira. Questo l’identikit che porta all’FC Andorra, formazione che tornerà a giocare in Segunda Division spagnola dopo aver superato il Ponferradina in una partita molto combattuta, decisa da un gol di Lautaro de León. I quasi 300 tricolori che occupavano il settore ospiti del Toralín hanno sofferto ma allo stesso tempo esultato al termine di una vera e propria battaglia.

Fino a qualche anno fa, l’FC Andorra militava nel settimo livello del calcio spagnolo. In quattro anni il club ha acquistato giocatori sempre più esperti, unendo però gli investimenti sul mercato alla crescita dei giovani locali. Dal 2018 questa realtà è diventata meno amatoriale e sempre più improntata al professionismo, anche nelle piccole cose: basti pensare che allora i giocatori vivevano in appartamenti condivisi e dovevano occuparsi di tanti altri aspetti quotidiani prima di ogni turno di campionato.

L’FC Andorra non è solo calcio, bensì cultura a livello sociale, come voluto fortemente dal presidente e proprietario Gerard Piqué. Tra i progetti del club infatti, c’è anche quello denominato “l’unione ci rende più forti“, con l’obiettivo di trasmettere valori importanti nel mondo del calcio con l’aiuto dei giocatori della prima squadra ma anche quello delle scuole. Attraverso le esperienze personali, i calciatori mostrano il loro lato più umano per affermarsi come modelli di riferimento per i più piccoli.

Un piccolo club che sfida le squadre di un’altra nazione. La distanza dal Camp Nou, dal Bernabeu, dal Wanda Metropolitano non è così lontana. Il budget aumenterà, la pressione pure, ma Piqué sa come gestire determinate situazioni. Se si riuscirà a mantenere una stabilità, il sogno Liga potrebbe realizzarsi nel giro di pochi anni.

Il ruolo di Piqué nell’FC Andorra

Proprietario e presidente: così Gerard Piqué si è preso l’FC Andorra. Nel 2018 attraverso la sua società “Kosmos Holding” ha acquistato il club saldando i debiti, investendo oltre 5 milioni tra il 2019 e oggi più altri 15 complessivi stanziati per infrastrutture, risanamento economico e acquisizioni, inclusa una “fifth-tier place”. Di cosa si tratta? È un’espressione usata per indicare un diritto sportivo a partecipare a un campionato di quinta serie, spesso acquisito non per meriti sportivi diretti ma tramite acquisto del titolo sportivo di un’altra squadra.

Nel 2019, l’FC Andorra ha difatti acquistato il posto del Reus Deportiu B, che si era ritirato dalla quinta serie spagnola. Questa operazione ha permesso al club di saltare due categorie (dalla Prima Catalana alla Tercera spagnola), accedendo immediatamente al campionato nazionale. Piqué è il fulcro del motore: un consigliere tecnico e strategico che partecipa ad aspetti tattici, di mercato e trasferte dei tifosi. Per la finale dei playoff per esempio, ha addirittura finanziato personalmente i biglietti e i trasferimenti dei tifosi. Inoltre, è portavoce della società nelle interlocuzioni con le istituzioni di Andorra.

Pique, proprietario del club (Imago)

La scelta Beto Company e i gol di Lautaro De Leon: i protagonisti dell’FC Andorra

Dietro la promozione dell’FC Andorra c’è tanta programmazione, ma anche un piccolo incidente di percorso che ha fatto la differenza. Questo perché Piqué ha deciso di esonerare dopo venti giornate l’allenatore Ferran Costa e ingaggiare Beto Company. Una scelta che si è poi rivelata decisiva: l’allenatore ha guidato la squadra fino al playoff riuscendo a risollevare il gruppo grazie alla sua personalità e leadership. Beto ha optato per un calcio propositivo affidandosi ai suoi uomini più importanti dal punto di vista qualitativo.

Tra gli altri protagonisti il portiere Nico Ratti, determinante nella semifinale contro l’Ibiza parando un rigore e mantenendo la porta inviolata. Poi la duttilità del capitano Sergio Molina, una coppia di centrali solida come Adrià Vilanova e Álex Pastor abbinata ai 7 assist di Martí Vilà, ex Barça. Contributo importante anche dal reparto avanzato, in particolare da Lautaro de León. L’attaccante uruguaiano è stato l’autore del gol decisivo nella finale di ritorno (1‑0 contro la Ponferradina) che ha sancito il ritorno in Segunda dell’FC Andorra. Tutte scelte azzeccate e una promozione meritata. Prossimi obiettivi? In primis la salvezza, accompagnata da una crescita continua puntando alla promozione in LaLiga. Il club e il governo di Andorra stanno lavorando per garantire che il club rimanga nel Principato ed è stata inaugurata la nuova arena di Encamp (5.600 posti). Previsto anche che Andorra avanzi nella costruzione di uno stadio proprio. Diventare protagonisti a livello nazionale, con la speranza di scrivere la storia anche in Europa. Un progetto di lungo termine, costruito attorno ad ambizioni sportive e identità di Paese.

A cura di Gerardo Guariglia

Redazione

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