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Fascetti su Cassano: “Ormai può appendere le scarpette al chiodo, sono deluso. Ma talenti come lui pochi”

Parole dure, dopo un idillio spezzatosi nel tempo. Era il dicembre del 1999 quando Eugenio Fascetti, allenatore del Bari, lanciava nel calcio dei grandi un giovane promettente, Antonio Cassano. “Uno dei talenti più grandi mai visti”, che adesso però vive un momento di difficoltà. Fuori rosa nella Sampdoria e futuro incerto, di questo ha parlato proprio Fascetti, intervenuto ai microfoni di Sky Sport: “Se mi aspettavo che Cassano finisse così? Lui ci ha provato e ci è riuscito – ha detto l’ex allenatore del Bari -. Era ritornato a casa sua, alla Samp, e ha litigato un’altra volta. Ormai credo che possa appendere le scarpette al chiodo. È un peccato perché giocatori così ne ho visti pochi. Non lo sento da 7-8 anni, ho sempre cercato di spiegargli certe cose, lui invece non si è mai fatto sentire. A questo punto pazienza”.

“Il suo futuro? E’ dura, da Parma è andato via, ha fatto di tutto per rientrare a Genova e ha fatto di tutto per uscirne di nuovo, penso che ormai abbia fatto una scelta. Che a gennaio possa trovare squadra mi sembra difficile. Ha quasi 34 anni, negli ultimi due anni ha giocato poco, ormai chi lo prende? – ha continuato Fascetti -. Mi dispiace, ma credo che la situazione sia questa. Io l’ho allenato da ragazzino ed era un talento enorme, problemi con me non ne ha mai avuti. Questa situazione è solo colpa sua? Penso che cercare di imbrigliare in schemi tattici un giocatore così sia un po’ difficile, ma fuori dal campo Cassano ha messo molto del suo. Non si può sempre scusare. Sono molto deluso perché lui poteva scrivere un’epoca del calcio italiano. E’ un fuoriclasse naturale, ma non ha fatto nulla per migliorarsi. Il Real Madrid, ad esempio, è la squadra più ambita per un calciatore. Se uno arriva là in quelle condizioni fisiche vuol dire che non ha capito granché del calcio moderno perché la tecnica non basta più”.

Poi un’apertura: “Io non lo sento dal suo matrimonio, ma se vuole possiamo parlare quando vuole – ha aggiunto -. Io non ho mai litigato con lui, ma dico sempre quello che penso: è stato un fuoriclasse che non si è espresso al 100%, la verità è questa. Vedere buttar via un talento di quel tipo non mi ha fatto piacere”. E in chiusura anche un parere sull’Inter, di cui Fascetti è simpatizzante: “Credo che con Pioli si vedrà una squadra più organizzata e più compatta. Il derby di domenica col Milan? Di solito vince la squadra sfavorita, quindi mi auguro che vinca l’Inter – ha concluso -. Comunque non avevo mai visto giocare così male un gruppo di giocatori così forti“.

Redazione

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