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​Fantacalcio | L’amore per Gabigol: sognando bonus, presenze e gol da cineteca

Fine agosto, campionato e asta del fantacalcio alle porte. L’innamoramento per il giocatore da mercato estivo è dietro l’angolo e l’asse Brasile – Italia può essere fatale. Prendiamo il fantallenatore medio, magari a cui piace lo stile un po’ Ronaldinho e un po’ Kakà e magari anche interista. Si sa che nell’aria (nerazzurra) c’è un colpo di mercato promettente: una punta di valore. Ha vent’anni, è nato a São Bernardo do Campo, gioca nel Santos e il club lo sta acquistando a cifre considerevoli (più o meno 30 milioni di euro). Il suo nome è Gabriel Barbosa Almeida, il suo soprannome è Gabigol, a causa di una chiara -presunta- attitudine. L’equazione è fatta: nuova stagione, attaccante brasiliano (con propensione al gol), crediti da spendere e bonus da guadagnare. Il fantallenatore, con queste premesse, tenta di accaparrarsi ad ogni costo il nuovo arrivo. E in tanti, in preda a queste vibrazioni amorose, hanno fatto follie per la baby promessa col 96 sulle spalle. Poi? Cos’è accaduto? Presenze, gol, gesti da prima pagina, bonus, voti altissimi sembrano un miraggio. Perché da inizio campionato ad oggi, Gabigol ha giocato 50 minuti. Tra la crisi De Boer, i titolari che lo precedono e un certo alone di mistero, il nerazzurro dalle prospettive entusiasmanti è arrivato a gennaio senza avere praticamente mai giocato. Il senso di delusione è inevitabile e suggerisce la vendita all’asta di riparazione. Così vorrebbe la logica economia dei fatti. Invece, intorno al 96 dell’Inter, sembra che l’entusiasmo cresca di giorno in giorno. A San Siro, quando il pubblico si accorge che si sta scaldando a bordo campo, si carica a dismisura. Il tifo diventa quasi assordante, come se laggiù ci fosse Ronaldo. E se il Fenomeno c’entrasse qualcosa con l’amore (al momento infondato) per Gabigol? Forse i tifosi interisti e i fantallenatori cercano da tempo l’erede di quegli attaccanti che, in diversa misura, hanno reso il campionato italiano un po’ più spettacolare: Ronaldo, Adriano, Kakà, Ronaldinho…quanto romanticismo! Non si tratta certo di un’eredità comoda, ma il pubblico (almeno quello nerazzurro del Meazza), sembra averla già affidata a Gabigol. Che Bologna sia il momento giusto? Il fenomeno al Dall’Ara segnò il primo gol in maglia nerazzurra…

E se anche il fantallenatore, all’asta di riparazione, non se l’è sentita di cederlo per il principio che “c’è tempo, verrà fuori, ha talento”, significa che il colpo di fulmine avuto ad agosto porta ancora effetti e non si basa solo sui trick palla al piede che innescano gli applausi.

Redazione

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