Il calcio non è una scienza esatta, ma le prestazioni ultime prestazioni di questi 5 giocatori sembrano delle costanti algebriche
Taarabt: tra la gara a Marassi contro il Napoli e la trasferta da ex a San Siro, ha dimostrato che, quando è in giornata, diventa fondamentale per il gioco del Genoa. E’ un momento di forma per l’esterno marocchino, che nella partita casalinga contro la squadra di Sarri, oltre alla prestazione, ci ha infilato pure il gol. E in quella contro il Milan, si è distinto per dribbling e onnipresenza in campo. La difesa della SPAL potrebbe avere un problema con nome e cognome
Perica: contro la Juve un bel gol e (nonostante il risultato tennistico a sfavore) prestazione di sacrificio costante. Nella vittoria esterna contro il Sassuolo ha costretto la difesa neroverde a stare sempre ben attenta, trovando la giocata per lo 0-1 finale del compagno. Anche i numeri gli sorridono: ha trovato il gol in entrambe le gare casalinghe contro l’Atalanta. Generoso e con un’estrema voglia di partecipare al gioco, mette sempre del suo nelle azioni offensive bianconere.
Benassi: nella Fiorentina di Pioli, che sembra ormai ben assestata, sembra aver trovato la forma ideale. Fa, e bene, entrambe le fasi di gioco. Battezzato il gol contro il Benevento, non se l’è fatto sfuggire nemmeno contro il Toro, insieme all’assist per il 2-0 di Simeone. Presente in area e in copertura, ormai è sulla strada del centrocampista dal gol facile.
Quagliarella: a San Siro contro l’Inter fa gol, serve un assist a Kownacki e, soprattutto nella ripresa, sembra fresco e veloce come un 95’. E’ un punto di riferimento della Samp di Giampaolo e se gioca così, tenerlo è difficile per qualsiasi difensore. Domenica contro il Chievo, avrà dalla sua anche le statistica, perché contro i veneti ha realizzato ben nove gol. Fattore campo più numeri più momento di forma di solito fa bonus.
Nagatomo: un anno fa oggi, se il terzino nerazzurro fosse stato chiamato ad uscire dal campo, nessuno si sarebbe aspettato un applauso. Invece, nella nuova Inter di Spalletti, è concentrato e non si risparmia mai su e giù per la fascia. Martedì sera, con la Samp, standing ovation del pubblico, che l’aveva già rivalutato dopo le partite ordinate contro Milan e Napoli. Al San Paolo aveva tenuto su Callejón e duellato con Hysaj, provando addirittura la conclusione, come martedì contro i Blucerchiati. E’ vicino al bonus e saldo sopra la sufficienza.
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