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Fabregas al Como: l’ultimo trasferimento sorprendente di una carriera da campione

Cesc Fabregas al Como si candida prepotentemente ad essere “eletto” come uno dei colpi più sorprendenti dell’estate 2022. Il campione spagnolo, passato da Barcellona, Londra e Monaco, è pronto a firmare – a sorpresa – un contratto biennale con il club di Serie B. 

Non è fantamercato, ma realtà: il campione del mondo e due volte campione d’Europa sarà un nuovo giocatore del Como. Lo spagnolo si è svincolato a giugno dal Monaco e ora si legherà per due anni al club del presidente Dennis Wise. Il passaggio al Como è per Fabregas solo l’ultimo di una serie di trasferimenti a sorpresa.

Como, dagli allenamenti di Wilshere alla firma di Fabregas: si sogna in grande

Lo scorso anno il Como aveva dato l’opportunità a Jack Wilshere (anche lui ex Arsenal) di allenarsi con la squadra, nell’attesa che l’inglese trovasse una nuova squadra. Se il sogno Wilshere è stato quindi solo accarezzato, l’arrivo di Fabregas è invece realtà. 

 

La dirigenza indonesiana del Como ha grandi ambizioni e, dopo aver portato il club dalla Serie C alla B, ora continua a sognare in grande. Il colpo Fabregas dimostra infatti la volontà della dirigenza di diventare protagonisti.

Fabregas: Barcellona-Londra andata e ritorno

Cesc Fabregas è cresciuto nella Masia, l’accademia del Barcellona. Classe ’87, è cresciuto al fianco di due grandi campioni come Pique Leo Messi. A differenza dei suoi due compagni, però, nel 2003 Fabregas lascia la Catalogna e si trasferisce all’Arsenal degli invincibili. Dopo una stagione di rodaggio, diventa un punto fermo del centrocampo della squadra di Wenger ad appena 17 anni. Con il passare degli anni Cesc si afferma come uno dei centrocampisti più forti del panorama mondiale. Abile con la palla, forte tecnicamente e bravo a farsi trovare tra le linee dai compagni.

Nel 2006 il destino lo mette contro il Barcellona in finale di Champions League, dove esce sconfitto con i suoi gunners per 2-1. Nel 2008, a 21 anni, diventa il capitano dell’Arsenal ereditando la fascia da Gallas. 

 

Nell’estate 2011, dopo essere stato cercato anche dal Real Madrid nelle stagioni precedenti, Fabregas torna al suo Barcellona, dove forma con Busquets, Xavi e Iniesta un centrocampo incredibile. Termina così la lunga storia d’amore tra Cesc e l’Arsenal, dove lo spagnolo era diventato un simbolo.

In Spagna Fabregas corona il suo sogno di giocare per la squadra di cui è tifoso fin da bambibino, ma dopo 6 trofei e più di 150 presenze, le strade di Fabregas e il Barcellona si dividono nuovamente. Lo spagnolo torna a Londra, questa volta però sponda Chelsea.

Il trasferimento al Chelsea crea grande clamore e in particolare i suoi ex tifosi dell’Arsenal  non apprezzano la sua scelta. Nonostante ciò, il suo ritorno in Inghilterra è più che positivo e con il Chelsea riesce a vincere due Premier League, trofeo solo sfiorato con la maglia dei gunners. 

 

Protagonista della Spagna invincibile

Fabregas è uno dei grandi protagonisti della Spagna che ha dominato in Europa e nel mondo tra il 2008 e il 2012. Con la maglia della roja, infatti, vince due Europei e un Mondiale. Cesc è uno dei punti fermi, impiegato prima da mezzala – nell’Europeo del 2008 e nel Mondiale del 2010 – e poi nell’insolito ruolo di falso nueve nell’Europeo del 2012.

La sua ultima presenza con la Spagna risale al 29 giugno 2016, quando le furie rosse sono stati eliminati da Euro2016 per mano dell’Italia di Antonio Conte, allenatore che poi ritroverà al Chelsea. 

 

L’avventura al Monaco e l’arrivo al Como

Dopo 5 anni e mezzo al Chelsea, Fabregas – finito ai margini della rosa – si trasferisce in Ligue 1 al Monaco. L’avventura in Francia non è particolarmente fortunata, a causa di diversi infortuni fisici: in tre stagioni e mezzo riesce a scendere in campo in 68 occasioni.

Così, nel 2022 termina l’avventura francese di Fabregas. Lo spagnolo, ora svincolato, è pronto a rilanciarsi in Serie B, al Como. 

 

Emiliano Tomasini

Nato nel 1997, da piccolo facevo finte interviste ai giocatori quando giocavo alla play station, studiavo gli album delle figurine e imparavo a memoria le carriere dei giocatori. Dopo le partite con gli amici scrivevo il tabellino e le pagelle del match. Il mio sogno è sempre stato raccontare il calcio e la mia passione per questo sport. Ora ho l’opportunità di farlo: l’audience è cambiata, ma la passione e l’entusiasmo sono gli stessi.

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