Troppe partite, questa la critica lanciata da Maurizio Sarri (leggi qui): “Se il calendario continuerà a essere così smetterò di allenare: è un calcio che non mi diverte. Mi sveglio la mattina e non guardo più con chi giochiamo dopo 60 ore, è un delirio che non mi appartiene“. Tante partite, che giocano a sfavore della spettacolarità e a favore di un maggiore numero di infortuni. Questo il pensiero dell’allenatore della Lazio, condiviso da più esponenti del mondo del calcio. Analizziamo insieme i dati effettivi.
Non una voce fuori dal coro, quella di Sarri. Sono tanti gli allenatori e i giocatori a portare avanti la medesima “crociata”. Tante partite che possono andare, in alcuni casi, anche ad un accavallamento di partite. Questo il caso che è capitato al Liverpool nel dicembre del 2019: mentre i reds erano impegnati in Qatar per il Mondiale per Club, il calendario prevedeva una sfida di Carabao Cup contro l’Aston Villa. Klopp quindi optò per una scelta tanto drastica quanto critica: mandare in campo la selezione under-23 per la Coppa, schierando una formazione dall’età media di 19 anni. Il risultato? Sconfitta per 5-0. Ma l’intento prioritario era il messaggio.
E se fin’ora abbiamo parlato esclusivamente di allenatori, anche i giocatori si sono più volte schierati sullo stesso tema. Duro il commento di Toni Kroos nel 2020, quando il centrocampista si scagliò contro FIFA e UEFA: “Siamo solo dei burattini nelle loro mani: non decidiamo nulla. Se fossimo noi a decidere, non giocheremmo tante competizioni. Perché è giusto che la UEFA introduca una Nations League di cui nessuno ha bisogno?“. A schierarsi contro un calendario troppo fitto anche Courtois: “Non siamo robot, ci sono sempre più partite e nessuno si preoccupa per noi“
Dati alla mano, la stagione scorsa, complice anche il Mondiale giocato in inverno, è stata quella con più partite presenti in calendario. Considerando Inter e Manchester City, le squadre finaliste della Champions League, che sono arrivate in fondo alle rispettive Coppe Nazionali, vediamo come i nerazzurri siano scesi in campo 57 volte, mentre gli uomini di Guardiola ben 61.
Di tutti i giocatori, straordinaria (in tutti i sensi) la statistica di Lautaro Martinez: “Il Toro” ha preso parte a tutte e 57 le partite stagionali giocate dall’Inter, ma anche a sei gare de Mondiale con l’Argentina, per un totale di 63 partite stagionali. Rivale con la Francia e con il Milan, invece, Olivier Giroud, a trentasette anni, ne ha giocate 53.
Fiorentina: un anno e mezzo di tour de force
Tra le italiane c’è una squadra che, complice anche i preliminari di Conference League, dall’agosto del 2022 ha giocato tantissime partite. Parliamo della Fiorentina di Vincenzo Italiano. Nel 2022/23, stagione nella quale è arrivata sia in finale di Conference che di Coppa Italia, i viola hanno giocato 60 partite: più di chiunque altro in Italia. Non differente la questione questa stagione: dopo aver giocato il posticipo lunedì contro il Cagliari, la Fiorentina sarà nuovamente impegnata giovedì in Conference.
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