Pronti, via: l’Europa League è pronta a partire. Format aggiornato, partite in più e maggiore spettacolo: sono queste le premesse con cui la nuova competizione si presenta ai nastri di partenza. Proprio come la Champions League, infatti, ci sono tante novità per la seconda competizione più importante d’Europa.
Dimenticate i gironi. Da questa edizione nella prima fase le 36 squadre (non più 32) si battaglieranno per scalare posizioni nella classifica unica. Ma come si decide chi va avanti? Proprio come accade per la “Coppa dalle grandi orecchie”, le prime 8 squadre classificate guadagnano l’accesso diretto agli ottavi di finale, mentre quelle tra il 9° e il 24° posto si sfidano ai playoff, con gli accoppiamenti già definiti.
Un’altra novità, inoltre, è rappresentata dalla cancellazione delle retrocessioni. Ricorderete che negli anni passati la 3ª classificata di ogni girone di Champions accedeva ai playoff dell’Europa League, e lo stesso accadeva tra quest’ultima e la Conference League. Ora non sarà più così: le squadre che si piazzeranno tra il 25° e il 36° posto saranno direttamente eliminate da tutte le competizioni UEFA.
Questa edizione dell’Europa League si porta dietro tante curiosità. Per esempio, sapete chi è il giocatore più anziano a essere sceso in campo in tutta la storia della competizione? Ratko Svilar, padre del portiere della Roma Mile, che ha fatto la sua ultima presenza addirittura a 44 anni, 4 mesi e 7 giorni.
Se Cristiano Ronaldo ha fatto la storia della Champions diventandone il capocannoniere assoluto con 140 reti, è Aubameyang il mattatore assoluto dell’Europa League, con 34 gol. L’ex Arsenal potrebbe però decadere dal trono già quest’anno: Dzeko, che conta 25 reti, lo insegue.
Altra postilla: l’Europa League è spesso stata una competizione favorevole per le squadre italiane. Non è un caso che l’Inter sia prima nella classifica perpetua, con 319 punti. Dopo tanti anni, però, il primato potrebbe esserle tolto, sempre da un’italiana: la Roma, che si trova a quota 301 punti. E a proposito di Inter e di tricolore, un italiano guida la lista dei giocatori con più presenze: Beppe Bergomi, che con 96 può essere definito quasi il padrone di casa della competizione.
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