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Euro 2024, come gioca la Georgia di Sagnol: rosa e punti di forza

Kvaratskhelia è a terra, in lacrime. Il resto dei suoi compagni corre verso Kvekveskiri, che ha appena segnato il rigore decisivo. Alcuni tifosi si lanciano dalle tribune per entrare in campo, altri si abbracciano increduli. È l’istantanea di secondi che sanno di storia a Tbilisi. La Georgia ha appena battuto la Grecia e si è qualificata a Euro 2024. Sarà la prima presenza in una fase finale di un grande torneo internazionale.  

Come nelle favole. Vent’anni dopo la prima gara ufficiale della nazionale caucasica. Una sconfitta per 1-0 contro la Moldavia nel girone di qualificazione agli Europei del 1996. Altri tempi, verrebbe ora da dire.  

La stella Kvara e gli altri giocatori

La Georgia i playoff li ha conquistati vincendo il proprio girone in Lega C di Nations League. I caucasici hanno messo dietro con ampio distacco Bulgaria, Macedonia e Gibilterra, senza perdere neanche una partita e subendo solo 3 gol. Merito di una buona solidità difensiva e di un portiere di alto livello come Giorgi Mamardashvili, che gioca nel Valencia. Davanti a lui una linea di tre difensori guidata dall’esperto Guriam Kashia. Tra le alternative in questo reparto ci i due “italiani” Sazonov, del Torino, e Lochoshvili, della Cremonese.

A centrocampo la Georgia si abbottona con una linea a 5, affidando gli sbocchi della propria manovra al numero 10, Giorgi Chakvetadze, 1 gol e 3 assist in Championship quest’anno con il Watford. A lui il compito di liberare gli assi offensivi di Sagnol. Primo fra tutti, ovviamente, Kvicha Kvaratskhelia, indiscusso leader tecnico della squadra. Affianco a lui si alternano i due numeri 9 puri presenti in rosa. Georges Mikautadze, il più promettente. L’anno scorso protagonista con 23 gol e 8 assist della promozione in Ligue 1 del Metz, con cui quest’anno ha segnato 5 reti. L’altro, Budu Zivzivadze, il più decisivo. Sua infatti la doppietta nella semifinale playoff contro il Lussemburgo vinta per 2-0.

L’allenatore: la parabola di Willy Sagnol

Avrei pagato per sentire ciò che sento in questo momento“. Sono le parole di un emozionato Willy Sagnol, nella conferenza stampa post vittoria sulla Grecia. Il ct della Georgia ha raggiunto il suo primo grande traguardo nella sua carriera da allenatore, iniziata tra le giovanili della Francia e proseguita per due anni al Bordeuax. Per lui, una vita da giocatore al Bayern Monaco, che ha anche guidato in panchina per una partita, un pareggio per 2-2 contro l’Hertha Berlino nel 2017, in mezzo tra l’esonero di Ancelotti (di cui era vice allenatore) e l’arrivo di Jupp Heynckes. La sua filosofia l’aveva espressa nel 2021 in un”intervista alla FIFA, pochi mesi dopo essere stato assunto dalla federazione georgiana: “Non si può difendere e basta sperando in un errore dell’avversario. Quell’errore bisogna essere bravi a provocarlo essendo ambiziosi nel gioco. Non avrai mai delle possibilità se non corri rischi“. Coraggio e un pizzico di follia. Gli ingredienti della favola Georgia, pronta a sorprendere ancora.

Davide Lusinga

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