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Tra la nuova generazione d’oro e i big rimasti: Euro 2024, alla scoperta del Belgio

Manca sempre meno a Euro2024, ed è già tempo di pronostici. Alla vigilia del torneo sono sempre le solite le squadre a essere considerate favorite: Francia, Inghilterra, Germania, Portogallo e via a seguire. Allo stesso modo, ormai pressoché in tutti i tornei continentali il Belgio viene sottovalutato – almeno fin quando non iniziano i giochi. Nelle ultime campagne i Diavoli Rossi sono sempre andati oltre le aspettative, aumentando anno dopo anno il proprio status. Nel recente passato ci si è abituati a una generazione di fenomeni che ha fatto sognare i belgi, i quali però non hanno mai potuto esultare per un trofeo vero e proprio.

La “Generazione d’oro” non c’è più

Scordatevi la “Generazione d’oro“. Molti dei talenti che hanno fatto le fortune del Belgio negli anni ’10 ormai non fanno più parte della selezione. I Diavoli Rossi negli ultimi tempi hanno vissuto un cambio generazionale che ha visto emergere diversi gioielli, non ancora però al livello delle superstar del passato. Hazard, Mertens, Alderweireld, Kompany: giocatori che hanno segnato un’epoca per una nazione intera, non più presenti in rosa. Tra i big sono rimasti solamente Lukaku e De Bruyne (mentre Courtois non è tra i convocati), a cui adesso si affiancano nuovi talenti che pian piano provano a emergere tra i big.

Se il Belgio non può contare su una difesa eccezionale, ormai orfana del duo storico Alderweireld-Vertonghen, è dal centrocampo in su che scatta la magia. Ad affiancare De Bruyne e il bomber Lukaku ci sono adesso giocatori del calibro di Doku, Openda, Bakayoko e De Ketelaere. Tutta gente fresca, al primo vero appuntamento importante con la maglia del proprio paese.

Metà Belgio, metà…Tedesco

Non solo quello della “Generazione d’oro”, dopo il Mondiale in Qatar per il Belgio si è concluso anche il ciclo del CT Martinez. L’allenatore spagnolo, adesso Commissario Tecnico del Portogallo, è stato forse il principale artefice della crescita del movimento calcistico belga, ottenendo dei risultati gloriosi durante il suo mandato.

Adesso Martinez è però il passato, perché a guidare i Diavoli Rossi c’è il giovane Tedesco. Cuore metà italiano e metà rivolto alla Germania, il 38enne di Rossano è alla prima esperienza alla guida di una nazionale. Dopo il bel percorso sulla panchina del Lipsia il classe ’85 è stato incaricato di guidare De Bruyne e compagni, con due obiettivi in particolare: valorizzare la grande quantità di giovani a disposizione e, se possibile, spezzare la maledizione riguardante i trofei vinti.

Vincere sarà difficile, ma certamente la squadra di Tedesco è in grado di infastidire qualunque avversario. Con l’aiuto dei super big, l’exploit di qualche talentino e magari un po’ di fortuna, i Diavoli Rossi possono davvero andare tanto avanti in questi Europei.

La formazione tipo del Belgio per Euro 2024

Belgio (4-2-3-1): Casteels; Castagne, Witsel, Vertonghen, Theate; Onana, Tielemans; Bakayoko, De Bruyne, Doku; Lukaku. CT: Tedesco

Alessandro Mammana

Classe 2004, credo che la prima parola uscita dalla mia bocca sia stata "palla". Da sempre innamorato dello sport, il calcio è stato il mio compagno di vita, sin dal giorno zero. Ci ho giocato per una quindicina di anni prima che il mio corpo dicesse stop, ma potevo mai starne lontano? Assolutamente no, ed ecco che tutte le telecronache virtuali fatte giocando a Fifa o Pes hanno trasformato quello che prima era solo un sogno in un obiettivo

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