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Empoli, Untersee: “Alla Juve ero in camera con Pogba. Con Vivarini ho trovato il mio ruolo ideale”

Gioca largo a destra, è svizzero ed ha indossato, per tanti anni, la maglia della Juventus: non è Stephan Lichtsteiner ma, in futuro, potremmo sentirne parlare più o meno tanto. Joel Untersee, laterale dell’Empoli, è cresciuto nel settore giovanile bianconero e, dopo le esperienze in prestito al Vaduz ed al Brescia, si è ritagliato un posto nella squadra di Vivarini: “Sono molto soddisfatto – ha dichiarato lo svizzero in un’intervista a Tuttosport -. Siamo all’inizio, ma già mi piace il club e il nostro modo di giocare. La società è ambiziosa e il nostro tecnico punta su un calcio molto propositivo”. Cresciuto a Johannesburg – “I miei genitori hanno voluto fare un’esperienza di vita in Sud Africa, così siamo tornati in Svizzera quando avevo già 5 anni” -, nell’Empoli Untersee ha trovato il suo ruolo ideale: “Preferisco giocare esterno a tutta fascia, davanti a una difesa a tre, perché mi piace avanzare palla al piede, crossare ed essere coinvolto nella fase offensiva”. Per. migliorarsi, uno sguardo alla tv ed ai suoi idoli. “Cerco di prendere spunto da tanti calciatori, non soltanto dai terzini. Dani Alves e Cristiano Ronaldo, seppur diversissimi tra loro, sono i miei preferiti”. Proprio Dani Alves, determinante lo scorso anno, è passato anche dalla “sua” Juve. Che, magari, un giorno deciderà di riportare Joel a casa: “Non ci penso, nel calcio tutto può cambiare in pochissimo tempo, è difficile programmare. Sono di proprietà dei bianconeri, ma sinceramente non ci penso più di tanto: nei miei pensieri adesso c’è l’Empoli. E poi, andare in prestito fa parte del mio destino, non mi posso lamentare: a me interessa soltanto migliorare ogni giorno per dimostrare quanto valgo”. Andare a giocare in prestito, però, non è sempre così semplice: “Ai tempi del Vaduz ho vissuto un periodo difficile, mi infortunavo sempre. Non ho mollato e soprattutto l’idea di smettere e vanificare tutti i sacrifici fatti non mi è mai nemmeno venuta in mente.” Ora, Untersee si gode la fascia del suo Empoli, con l’obiettivo di arrivare in alto. D’altronde, basta chiudere gli occhi per ricordare la magia di Vinovo: “Penso a Pirlo, Vidal, Pogba…. Mi godevo ogni minuto di quegli allenamenti, con Paul condividevo anche la stanza quando era appena arrivato, parlavamo inglese, scherzavamo tanto. Ogni giorno al fianco di campioni: e non era playstation, era tutto vero”. Oggi, invece, la realtà, per Untersee, si chiama Empoli: l’obiettivo è quello di tornare grandi insieme.

Redazione

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