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Empoli, Martusciello: “Lo scetticismo non mi spaventa, anzi, mi carica. Saponara? Spero che rimanga”

Nel lontano settembre del 1997 regalò all’Empoli la prima, storica vittoria sul campo dei cugini della Fiorentina. Una volta appese le scarpette al chiodo Giovanni Martusciello ha deciso di fare l’allenatore ed è ripartito proprio da Empoli. Dieci anni, dalla Primavera alla prima squadra, e finalmente è arrivato il suo momento. Tra chiamate di incoraggiamento e l’arrivo di qualche campione, Martusciello vive un’estate di emozioni intense, nell’attesa di un nuovo esordio in serie A,  a distanza di 19 anni dal primo.

L’allenatore napoletano ha concesso una lunga intervista a la Gazzetta dello Sport:  “Questa è un opportunità che non potevo rifiutare dopo oltre 20 anni di Empoli. Ma se l’offerta fosse arrivata da un’altra società non avrei mai accettato. Cosa mi ha detto Spalletti? Una cosa semplice, un consiglio da fratello maggiore: ‘Ci sono venti allenatori in A, non devi spaventarti perché sei all’altezza degli altri’. Sarri? ‘Ricordati che l’approccio con la squadra cambierà completamente da quando facevi il vice. Prima eri un amico, ora sei qualcosa di diverso’. Anche Giampaolo mi ha mandato il suo incoraggiamento: ‘Ricordati che la cosa più importante sono la meticolosità e la cura dei dettagli’ “.

Esordio assoluto alla guida di una prima squadra: “Lo scetticismo lo capisco, ma non mi spaventa. Anzi, mi dà una carica incredibile. Tre salvezze di fila? Anche questo è un obiettivo sensibile. Entrare nella storia della squadra. Empoli? E’ un modo di vivere, con equilibrio. Senza nessun tipo di eccesso, senza atteggiamenti altezzosi. Forse è qualcosa che c’è nell’aria”. Gilardino e Maccarone saranno il duo d’attacco dei toscani: “Una coppia di attaccanti che si integrano molto bene: uno più tecnico, l’altro più forte fisicamente. Il Gila ci voleva, è la spalla ideale per Maccarone che ha chiuso il campionato stremato. Allenerò un campione del mondo: pazzesco, vero? Da due mesi vivo in un frullatore di emozioni, non ho ancora realizzato cosa sto facendo”.

Martusciello prova a spiegare la scelta della società: “A volte me lo chiedo anch’io, il presidente Corsi ha letto qualcosa nella mia figura, qualcosa che mi sfugge. Forse la mia capacità di lavorare bene con due allenatori tanti diversi tra loro, anzi tre, visto che non posso dimenticare il primo, Aglietti. Esonero? So che potrebbe accadere, anche a me, anche a Empoli. Non mi considero un intoccabile solamente perché sono qui da una vita. Saponara? Spero che non parta, sarebbe un guaio perché la squadra gira attorno a lui”.

 

Redazione

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