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Elkann: “Juventus ossatura del calcio italiano. Mercato? Il colpo è Giuntoli”

John Elkann ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine de La Stampa in occasione dei festeggiamenti per il centenario di proprietà della Juventus. Il 24 luglio 1923, infatti, la famiglia Agnelli acquistò i bianconeri. 

Juventus, le parole di Elkann in occasione del centenario di proprietà della famiglia Agnelli

 

Nel corso di questi cent’anni il club è diventato un punto di riferimento in Italia e nel mondo: “Abbiamo sempre avuto un amore viscerale per la Juventus, perché legata a momenti di vita in famiglia e a ricordi indelebili. E poi la responsabilità di costruire il futuro innovando e adattandosi ai tempi. Come diceva mio nonno ‘Juventus vuol dire gioventù’. Gioventù vuol dire essere proiettati verso il futuro. Il suo passato è ricco di gloria, ma con il nome che porta è al futuro che si deve guardare”. 

 

Poi un messaggio a chi critica il club: “C’è chi pensa che la Juventus sia il problema. Al contrario, la Juventus è parte della soluzione. La Juve è stata storicamente l’ossatura del calcio italiano, ne è parte integrante. Ha dato la struttura alle nazionali che hanno vinto i titoli mondiali. E sul piano economico con le operazioni di mercato ha speso mezzo miliardo di euro negli ultimi anni per acquistare giocatori in Italia, contribuendo in modo significativo a sostenere i bilanci delle squadre di serie A e serie minori. Siamo sempre stati una forza positiva per il calcio italiano e vogliamo continuare ad esserlo, rimanendo aperti al dialogo e alla collaborazione con le istituzioni”.

“Ne abbiamo passati di momenti critici e li abbiamo sempre affrontati, e ne siamo usciti con la testa alta. Ne usciremo anche adesso e il tempo darà ragione delle nostre scelte. Non è la prima volta che ci capita.Le delusioni servono, fortificano. Se perdi come abbiamo perso contro il Maccabi, certo che fa male. Ma quello è un momento decisivo per imparare”.  

 

Infine, sul calciomercato: Il colpo più importante lo abbiamo già fatto. È l’arrivo a Torino di Cristiano Giuntoli, il nuovo direttore sportivo. È l’esempio più evidente di quello che le dicevo prima: adattamento e innovazione, in perfetta continuità con la nostra storia. Giuntoli porterà alla Juventus un modo di lavorare che valorizza i giovani talenti e costruisce i campioni. Ovunque è stato, ha fatto un ottimo lavoro in questo senso. E ora avrà a disposizione i tanti giovani e forti talenti che abbiamo“.

Redazione

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