“Il mio prof. Gianni Venturati mi spiegava l’effetto Florida, che dice che quanto le parole ripetute poi influiscano. Può essere devastante ripeterlo. Io con i ragazzi non ne parlerò più, la gestiremo in altre sedi“. Parola di Daniele De Rossi, che ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Bologna.
Ma a cosa si riferiva l’allenatore giallorosso? Chi è il prof. Venturati? E soprattutto: cosa si intende per “effetto Florida”?
Il riferimento di De Rossi era alla decisione della Lega Serie A di programmare il recupero degli ultimi minuti del match della BluEnergy Arena contro l’Udinese giovedì 25 aprile, senza accogliere le richieste della società giallorossa in vista dell’impegno di Europa League con il Bayer Leverkusen. Dopo l’ufficializzazione di questa collocazione in calendario, la Roma aveva diffuso una nota in cui esprimeva disappunto (leggi qui il comunicato).
L’allenatore ha argomentato: “Mi trovo allineato con la società e il comunicato. Ne avevo già parlato con loro. La Ligue 1, la Bundesliga aiutano le loro squadre, ma anche la Serie A lo ha sempre fatto, gestendo gli orari e aiutando le squadre. Qui si è creato un precedente, è la prima volta che non viene accordata la tempistica migliore per andare a fare una semifinale. Mi dispiace che il presidente Casini non abbia ascoltato le nostre richieste legittime […]“.
Ma cos’è l’effetto Florida? Con questa espressione si indica il risultato di un’evidenza sperimentale d’ambito psicologico. Negli anni Novanta, lo psicologo americano John Bargh e i suoi collaboratori effettuarono un esperimento su due gruppi di persone. Un gruppo A doveva formare frasi di senso compiuto a partire da cinque parole evocanti il tema della vecchiaia, compresa “Florida”, Stato densamente popolato da anziani pensionati. Un gruppo B invece formava frasi usando parole che non avevano alcun rapporto con la vecchiaia. Alla fine del “gioco” linguistico, i due gruppi dovevano raggiungere un’altra stanza percorrendo un corridoio. Gli studiosi calcolarono il tempo di percorrenza dei due gruppi, e osservarono che il gruppo A, quello che aveva lavorato con parole attinenti alla vecchiaia, era più lento del gruppo B.
Questi studi ebbero un ruolo importante nel definire i contorni del “priming” o sensibilizzazione ideomotoria: in parole povere, l’influenza della lingua nel determinare i contorni delle nostre azioni.
Insomma, De Rossi vuole evitare che la rimostranza si trasformi in vittimismo, e che l’insistenza sull’essere “penalizzati” e “stanchi” influenzi in negativo le prestazioni dei suoi calciatori.
Giambattista Venturati, il professore citato da De Rossi, è un preparatore. Attualmente ricopre la carica di docente di metodologia dell’allenamento ai corsi del Settore Tecnico di Coverciano.
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