Ancora la Superlega tra i temi all’interno dei lavori dell’ECA, l’organismo che rappresenta le società calcistiche a livello europeo. A eccezione di Barcellona, Real Madrid e Juventus: i tre club ribelli a cui il presidente Al-Khelaifi ha deciso di tendere ora una mano: “Se si scusano sono nuovamente i benvenuti”, le sue parole durante il media briefing tenuto a Ginevra.
Un segnale, anche alla luce dell’importanza che questi club ricoprono a livello sportivo ed economico, per provare a ricucire lo strappo e seguire così il percorso degli altri nove club fondatori della Superlega già riammessi: “Li abbiamo riaccolti nella nostra famiglia e ora dobbiamo avere fiducia in loro. Sono membri come gli altri: hanno chiesto scusa e sono dispiaciuti per quello che hanno fatto. Per noi è il passato, ora stiamo lavorando insieme per costruire il futuro del calcio“.
Il passo indietro, però, difficilmente arriverà. Tanto che il presidente del Barcellona Laporta, nelle scorse ore, ha continuato a sostenere la Superlega come unica via di sostenibilità per il calcio europeo: “Il progetto Superlega è ancora vivo. I tre club che stanno difendendo il progetto e stanno vincendo tutte le cause in tribunale. La Uefa non può fermarci e la pressione sui club inglesi non ha avuto nessun effetto”, le parole del numero uno del club catalano rilasciate a Esport 3.
Non solo la Superlega. Il presidente del Paris Saint-Germain Nasser Al Khelaifi, dopo aver evitato le domande sul calciomercato del club francese e il fair-play finanziario, ha ribadito la disponibilità al dialogo con tutte le realtà e in primis con la Fifa. Non è stata accolta però l’ipotesi di un Mondiale a cadenza biennale perché difficile da inserire all’interno del calendario. Tra gli altri temi l’Eca ha chiesto invece maggiore trasparenza nelle trattative di mercato con punizioni per chi viola le norme e una presa di posizione più forte dei Paesi in cui si verificano casi di razzismo.
Al termine della 26esima assemblea dell’ECA, infine, è stata ufficializzata la nomina di Alessandro Antonello, CEO dell’Inter, che è stato eletto nell’Executive Board insieme al presidente del Tottenham Levy e Miguel Ángel Gil, CEO dell’Atletico Madrid.
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