Chiamatela anche coppia del momento, almeno in casa Roma. Da guardare su un campo da calcio e non su giornali e riviste, capace di farsi notare eccome per un peso offensivo giallorosso dall’abbacinante evidenza. E con storie tanto diverse quanto particolari, in fondo: tra chi al Milan avrebbe potuto finire dai tempi del Wolfsburg, da tifoso rossonero, a chi ha messo cuore e passione (dettagli casualmente fondamentali in una liaison) per superare ogni enorme ostacolo, su una via troppe volte beffardamente interrottasi.
Edin Dzeko e Alessandro Florenzi: apparentemente così diversi, calcisticamente enormemente compatibili. L’insolita connection, almeno rispetto al passato, di una Roma nuova, nel sistema di gioco e nel suo timoniere, capace di ripartire fortissimo verso l’obiettivo top-3 e di fare del San Siro versione rossonera, per il 3º anno consecutivo, terra di conquista. Separandoli per un attimo, prendete Edin: cattivo e decisivo, forse come non mai in maglia Roma. Arrabbiarsi ferocemente per un fallo non fischiato, costringendo l’arbitro a stoppare la gara per ammonirlo, e pungere alla prima occasione utile per sbloccare una gara complicata, spegnendo il crescente entusiasmo milanista: 7º centro in 7 partite, terzo nelle ultime 3 al “Meazza” ai rossoneri e un calcio sempre più forte alle critiche sulla scarsa incisività nei big match, dopo aver punito anche l’Inter. Morale? Guai a stuzzicarlo, anche quando sembra non essere in giornata: perché le premesse da capocannoniere di questa Serie A, dopo il titolo ottenuto nella passata stagione, crescono di giornata in giornata in maniera vertiginosa.
Se il bosniaco è ormai (sponda giallorossa) piacevole abitudine, Alessandro Florenzi figura invece come una delle più belle note liete del nostro campionato. Cadere pesantemente e rialzarsi, per ben due volte e con più di una stagione persa, per tornare con la stessa mentalità e lo stesso sorriso di prima, e se possibile con un impatto ancor più forte: ruolo da titolare ritrovato post lungo stop con tanto di super prova contro il Verona e un assist, perfetto, per Dzeko, rincarando la dose con il gol della certezza sui 3 punti oggi.
Due protagonisti uniti da una connection sul campo insomma, ulteriormente affinatasi dal match della scorsa 4º giornata, capaci di prendersi la scena anche oggi: determinare anche senza cercarsi, apparendo nel tabellino finale e non (almeno stavolta) nella casella assist. Anche in un ruolo differente, almeno per Ale, riportato nel tridente offensivo con le assenze di Defrel e Perotti: nella respinta corta di Donnarumma, ecco l’occasione più bella per mettere alle spalle ancor più fortemente ogni difficoltà vissuta. E far volare, con un partner speciale, la sua Roma: trascinata da una coppia del momento capace, sempre più, di incidere e decidere.
Il tennis piange la scomparsa di Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis e primo italiano a…
L’attaccante del Sarıyer a Gianlucadimarzio.com: “In Turchia mi trovo molto bene. Ogni tanto mando un…
Il tabellone completo per la Coppa Italia 2025-2026 Archiviati da tempo i sedicesimi di Coppa…
Gianluigi Buffon (imago) Le parole del capo delegazione della Nazionale italiana ai microfoni di Radio…
La gallery delle prime pagine dei principali quotidiani sportivi italiani in edicola oggi, lunedì 1…
Le parole di Antonio Conte, allenatore del Napoli, dopo la partita contro la Roma, valida…