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Dybala, tutti i retroscena sulla permanenza alla Roma

Emergono nuovi dettagli sul clamoroso ripensamento che ha portato Paulo Dybala a dire di no all’Al Qadsiah. 

La decisione è arrivata nel pomeriggio, dopo le manifestazioni di affetto dei tifosi e dei compagni, che l’argentino aveva già salutato (tra loro soprattutto Bove, Paredes e Soulè). 

Photo credits: Domenico Bari

Roma, tutti i retroscena della permanenza di Dybala

Hanno pesato anche alcune reazioni in Argentina, dove gli sconsigliavano di andare in Arabia Saudita per non perdere la Nazionale, e anche quelle in Italia di chi si rammaricava della sua partenza.

La famiglia ha avuto un impatto: moglie e mamma non erano mai state veramente convinte. Anche Dybala in realtà non era così convinto fin all’inizio tanto da aver detto no il 7 agosto alla prima offerta. Poi il rilancio e la panchina di Cagliari lo avevano convinto a partire. Dybala aveva accettato, l’aereo privato era pronto da ieri per portarlo lì dove volevano addirittura fargli giocare domani la prima partita.

Stamattina quando ha lasciato Trigoria, Dybala si era portato via anche alcuni scarpini e non aveva fatto lo shooting della Lega proprio perché sicuro di andare via. Poi nel pomeriggio le riflessioni ulteriori con famiglia e l’agente, mentre la Roma comunque non aveva ancora accettato formalmente l’offerta del club saudita e chiedeva di più, con Friedkin che non avevano ancora dato approvazione finale.

Alle 19 circa la decisione, quella di fare anche un post anche simpatico ed enigmatico, per comunicare a modo suo di voler restare. Anche ai tempi della Juve, quando disse no al Manchester (doveva esserci lo scambio con Lukaku), era pronto un post di addio. Ma poi Dybala disse no. Come oggi. 

Gianluca Di Marzio

Ci ho messo più di trent'anni per tornare dove sono nato. Non conoscevo le strade, non sapevo a memoria le vie, ricordavo solo il nome della clinica -Villa Stabia- dove mia madre mi aveva dato alla luce. Più di trent'anni sì, non proprio un figlio modello per la mia città, Castellammare di Stabia, una trentina di chilometri da Napoli. Lì sono nato il 28 marzo del 1974, sono Ariete per gli amanti dei segni zodiacali, non chiedetemi l'ora e comunque non sono un fanatico degli ascendenti.

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