Un diesel a carburazione lenta, ma una volta innescato il turbo Douglas Costa non lo fermi più… Il gol al Genoa è arrivato nel momento di forma migliore dell’esterno brasiliano, che con i suoi gol e i suoi assist sta mantenendo la Juventus in scia al Napoli: “Il campionato italiano è molto competitivo e tante squadre partono per vincere il titolo” – si legge nelle pagine del Corriere dello Sport – “In Brasile diciamo che è interessante “darsi la caccia” in testa alla classi ca perché il torneo diventa più spettacolare e crescono gli spettatori negli stadi. Il Napoli esprime un bel calcio, ma il miglior calcio non è una garanzia di successo. Alla fi ne conta vincere. A me piace il bel calcio, ma preferisco vincere”.
Esultanza con la Dybala mask, prestito della Joya… “Paulo e Alex Sandro sono stati i primi che mi hanno aiutato quando sono arrivato a Torino e così tra noi è cresciuta questa amicizia che va oltre lo spogliatoio. Nel nostro tempo libero andiamo fuori a mangiare e passiamo qualche ora insieme. Andare d’accordo nella vita di tutti i giorni facilita l’intesa sul campo. Dedica dopo il gol? Avete visto bene: quella era la sua esultanza. Ci eravamo messi d’accordo prima della gara e gli avevo promesso che, se avessi segnato, il gol sarebbe stato per lui. E’ fuori per una lesione muscolare, ma Paulo è sempre con noi e noi siamo con lui. La Joya uno dei prime tre al mondo? Ha tutto per esserlo: sa segnare, tecnicamente è fantastico e di calciatori incredibili come lui non ce ne sono molti. Sta crescendo molto e sarà un top”.
Il segreto del dribbling: “Da piccolo mi allenavo con mio padre che è un ex calciatore: è stato lui che mi ha insegnato qualche segreto e che mi ha dato tanti consigli. I migliori al mondo a dribblare? Neymar su tutti, ma sono forti anche i miei ex compagni Robben e Ribery. Tra i grandi del passato Ronaldinho perché è sempre stato il mio idolo e il mio mito”. Obiettivo triplete difficile, ma… “La Champions è difficile perché vi partecipano le migliori squadre al mondo. Confesso che mi piacerebbe parecchio portare alla vittoria la Juventus, ma chi indossa questa maglia deve tentare di vincere ogni competizione a cui partecipa. Ci sono tanti fattori e la nostra è una formazione con diversi giocatori nuovi. Io però ho fi ducia perché siamo forti e sono convinto che possiamo raggiungere ogni traguardo”. L’intervista completa sulle pagine del Corriere dello Sport.
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