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Dossena: “Nessuna italiana più del Napoli può far male al Liverpool”

Due stagioni a Liverpool, poi tre a Napoli fino al 2013. Andrea Dossena è il doppio ex per eccellenza del big match che domani sera andrà in scena ad Anfield. Ospite agli studi di Sky Sport, l’ex terzino ha parlato così, tra passato e presente delle due squadre.

2008-2010: Dossena in maglia Reds. “Al Liverpool un’esperienza diversa rispetto a quella in una grande squadra italiana. La Premier è un altro mondo: nel modo di pensare, di lavorare. Nel primo periodo si paga questa differenza, bisogna essere bravi ad adattarsi a questa mentalità. Il gol all’Old Trafford? Per i tifosi del Liverpool vincere 4-1 in casa dello United non è cosa da poco. Uno dei miei ricordi più belli con la maglia dei Reds, all’interno di una settimana speciale: tre giorni prima avevo segnato al Real Madrid. Ad un terzino sinistro non capita tutti i giorni”.

Poi, nel gennaio 2010, il trasferimento al Napoli. “Non era semplice passare dal Liverpool, secondo in Premier, ad una squadra ancora in costruzione come il Napoli. Ma l’ho voluto fortemente, perché volevo giocarmi le mie chances di andare a fare il mondiale in Sudafrica. Ne avevo parlato con il ct Lippi e mi aveva consigliato di rientrare in Italia. C’era questa opportunità di andare a Napoli, con un allenatore che poteva esaltare le mie caratteristiche (Mazzarri, ndr). E così è successo. Per me è stato il periodo più bello: sono stato ricambiato con tantissimo affetto da parte dei tifosi e mi sono tolto grandissime soddisfazioni. La ciliegina sulla torta è stata vincere la Coppa Italia a Roma, dopo vent’anni senza trofei per gli azzurri”.

E presto il campionato? “La squadra di Ancelotti ci proverà, ma sarà molto complicato. Il Napoli dovrà sperare che la Champions porti via energie ai bianconeri: in quel caso gli azzurri e l’Inter, le sole squadre in grado di competere con la Juve, dovranno farsi trovare pronte”. Intanto però c’è il Liverpool. “Ha sicuramente più chance del Napoli di vincere lo scudetto, intanto perché oggi è primo e non a otto punti dalla seconda. E poi perché chiunque tifoso dei Reds baratterebbe volentieri una Champions per la Premier: un titolo che da troppi anni è lontano da Anfield”.

Per il Liverpool, la squadra italiana più difficile da affrontare è proprio il Napoli. Gioca palla a terra, sa alzare e abbassare il ritmo molto bene. I ragazzi di Klopp invece sono fisici, aggressivi, giocano in contropiede. Un agonismo che rischia di diventare frustrante, se il Napoli saprà tenere il pallino del gioco senza spaventarsi. Quindi dentro Mertens e non Milik.

Redazione

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