Con la maglia del Milan ha vinto tutto: Roberto Donadoni sa cosa vuol dire vestire rossonero. E dopo anni difficili, adesso il Diavolo è pronto a riprendersi il trono: “Si può puntare allo scudetto. Vedo un gruppo di squadre molto forti che si equivalgono. Non vedo chi tra Milan, Juve, Inter, Lazio, Napoli e Roma possa staccare le altre”.
I rossoneri, però, hanno un punto di forza rispetto alle avversarie: “Il Milan annulla il vantaggio grazie a una continuità di gestione: se le altre avranno bisogno di un periodo di adattamento, Pioli no. Stefano è bravissimo e ha un club organizzato che lo sostiene”
Per centrare l’obiettivo, il Milan si è mosso con attenzione sul mercato: da Maignan a Giroud, fino all’ultimo arrivato Junior Messias, per Donadoni il bilancio è positivo. “Le scelte sono state fatte per costruire una squadra da vertice e l’obiettivo è stato centrato. Il Milan ha fatto scelte oculate, studiate”.
“Giroud è un uomo d’area, di peso. Non è un bomber o un giocatore che risolve le partite con un numero tecnico – ha proseguito l’ex rossonero – ma ha grande esperienza e i suoi gol li ha sempre fatti. Messias? Nel Crotone mi ha dato sensazioni positive. Il Milan è un’altra storia ma se il carattere regge potrà essere un valore aggiunto“.
Tanti i giocatori da cui ci si aspetta il salto di qualità al secondo anno di Milan: su tutti Brahim Diaz, Rafael Leao e Sandro Tonali. “Brahim fa tanto movimento, è un giocatore fastidioso per gli avversari. Può migliorare in personalità. Tonali l’anno scorso gli ho visto fare buone cose alternate a momenti in cui trasmetteva un po’ di insicurezza. Quest’anno deve essere il suo”.
“Leao? Ha un potenziale notevole, dà l’idea che nemmeno lui sappia quanto è forte. Il primo passo è la consapevolezza: può fare la differenza, dipende tutto dalla testa”.
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