Categories: Interviste e Storie

Dietro le quinte di Origi, ‘psicologo’ di una rimonta

L’unico che può spiegarci la rimonta è proprio Origi, uno che se non avesse fatto il calciatore sarebbe diventato uno psicologo: “Amo studiare la personalità, a Liverpool posso dire chi è estroverso e chi no, forse tornerò a studiare quando finirò la carriera”. Prima regalaci un paio d’ore di lezione.

Spiegaci come un attaccante che faticava al Wolfsburg può diventare decisivo, come si rimonta un 3-0 al Barcellona, i segreti di una notte storica. Tanto c’è tempo. 

Liverpool in finale grazie a 4 squilli, due suoi, Kop incredula e Origi eroe di Anfield quasi all’improvviso. Dal nulla, di forza. Stavolta la regina del Belgio lo riconoscerà sicuro, rea di aver fatto una gaffe ai Mondiali brasiliani: Origi segna alla Russia di Capello e diventa il marcatore più giovane della storia della Nazionale in una Coppa del Mondo, ma Mathilde si congratula con Lukaku: “Bravo, hai segnato il gol vittoria”. Veramente no: “Maestà, sono io”. Ora è cambiato tutto. 

Quest’anno aveva segnato solo 4 gol, uno in Fa Cup e 3 in Premier. In estate doveva partire, valigia in mano e testa altrove, ora va a Madrid, dove troverà la vincente tra Ajax e Tottenham. Proverà a spiegarlo ai suoi compagni e pure a Klopp, uno che si presentò come ‘Normal One’ e poi di ‘normale’ ha fatto zero.

Merito di un bomber per caso, doppietta da opportunista, astuto e furbo. Uno che si è fatto da solo: a 15 anni ha lasciato il Belgio per giocare in Francia con il Lille, diventando il pupillo di Garcia. Parla 4 lingue, conosce l’inglese, l’olandese, il francese e pure lo swahili, ha un padre calciatore e due dediche speciali che porterà sempre con lui, una di un tifoso: “Se segna Origi mi tatuo il suo nome sulla coscia”. Promessa mantenuta, basta un gol al 96esimo nel derby contro l’Everton.

Nel 2014, infine, segna alla Russia e si guadagna la sua seconda dedica: a Sint-Michiels – sobborgo di Bruges – un delfino è stato chiamato col suo nome. Predestinato. Legge libri al mese e sigla due gol speciali, nella notte più importante di tutta la sua vita, oltre la psicologia. Forse non può spiegarlo neanche lui. 

Francesco Pietrella

Recent Posts

Danilo eroe dei due mondi: l’ex Juve regala la quarta Copa Libertadores al Flamengo

Danilo fa partire la festa del Flamengo: il brasiliano è il primo giocatore a vincere…

1 ora ago

Libertadores, festa Flamengo: la squadra di Filipe Luis è campione del Sudamerica. Decide Danilo

Festa per il Flamengo nella finale di Copa Libertadores: la squadra di Filipe Luis è…

2 ore ago

Milan, Allegri: “Continuiamo a lavorare con umiltà”

Le parole dell'allenatore del Milan Massimiliano Allegri dopo la gara contro la Lazio, vinta 1-0…

3 ore ago

Milan-Lazio, silenzio stampa della società biancoceleste

Dopo il rocambolesco finale a San Siro il club biancoceleste non rilascerà dichiarazioni È un…

3 ore ago

Milan-Lazio, espulso Allegri e OFR al 96′: cos’è successo

Finisce tra le polemiche la gara tra il Milan di Massimiliano Allegri e la Lazio…

4 ore ago

Copa Libertadores, posticipata di 15 minuti la finale tra Palmeiras e Flamengo

Ritardato di 15 minuti il fischio d'inizio della finale di Copa Libertadores: tanti tifosi sono…

5 ore ago