Fly high, Diogo

Diogo Jota lascia una moglie e una famiglia che aveva da poco celebrato il loro legame con l’atto d’amore più grande. Lascia dolore per tutti quelli che lo conoscevano
Si era da poco sposato con la fidanzata di sempre. Si erano innamorati da ragazzi e solo due settimane fa avevano vissuto quello che insieme hanno definito “il giorno che non dimenticheremo mai”. Aveva tre figli, una carriera da sogno con il Liverpool (e la nazionale portoghese) e un fratello con cui condivideva la sua stessa passione. “Sono un uomo fortunato”, è l’ultimo messaggio di Diogo Jota condiviso sui social sotto il profilo della moglie Rute Cardoso. L’ultimo saluto – senza saperlo e senza alcun preavviso – alla persona più importante della sua vita. Poi, l’incidente nella notte con il fratello André Silva. L’ultimo tragico istante vicino alla persona che è diventata con lui un calciatore professionista: la macchina si schianta dopo lo scoppio di una gomma e prende fuoco. Diogo e André non ci sono più.
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“A volta la vita è troppo crudele”. Ce lo ricorda De Gea sui social. “Non ha senso”, urla (metaforicamente) Cristiano Ronaldo al mondo intero. Lui che sa cosa significa perdere tra le mani qualcosa, o meglio qualcuno che aspetti di condividere con chi ti sta vicino quotidianamente. “Siamo devastati”, è il messaggio di sofferenza del suo Liverpool. “Persona straordinaria”. “Ti ricorderò con un sorriso”. Ognuno condivide una parte del suo vissuto: istantanee che oggi vengono scattate (e ricordate) in bianco e nero. Quella che tutti speravamo fosse una “fake news” è stata purtroppo confermata: una notizia dopo l’altra, un saluto dopo l’altro. Meno di un mese fa Diogo Jota festeggiava la vittoria della Nations League con il suo Portogallo, oggi è già una lontana immagine. L’ultimo scatto in famiglia è un ritratto che fa sorridere: tutti in posa (cani compresi) e sorridenti.
Di fronte ad Anfield i tifosi dei Reds si riuniscono per rendergli omaggio. Un pellegrinaggio composto e naturale, ma mosso da sentimenti cupi. Qualcuno porta dei fiori, altri scrivono una lettera. Molti passano anche solo per una preghiera e per lasciare una maglia con il suo nome.
Diogo Jota lascia una moglie e una famiglia con cui aveva da poco celebrato il loro legame con l’atto d’amore più grande. Lascia dolore per tutti quelli che lo conoscevano. Lascia malinconia per chi segue il calcio. Lascia tristezza e incredulità. In un secondo la vita diventa un ricordo. E un passato che non torna più. Fly high, Diogo.
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