Brividi fino al recupero, poi scoppia la grande festa ad Avellaneda per il trionfo dell’Academia, arrivato con una giornata d’anticipo: grazie all'1-1 sul campo del Tigre e il concomitante pareggio casalingo del Defensa y Justicia contro l'Union Santa Fe, il Racing Club, allenato da Eeuardo Coudet, è campione d'Argentina per la 18esima volta nella sua storia.
Per l’ex centravanti dell’Inter, Diego Milito, si tratta del primo trofeo da dirigente che ottiene proprio con la squadra che l'ha fatto esplodere prima di approdare in nerazzurro. Da promessa a leggenda.
Intervenuto ai microfoni di FoxSports Argentina, non è riuscito a nascondere la propria emozione e il proprio orgoglio, complimentandosi con tutto il gruppo: "Siamo felici. Vincere non è facile ed è il motivo per cui gli diamo questo valore. Voglio cogliere l'occasione per congratularmi con la squadra e lo staff tecnico, siamo meritatamente campioni.
L'ho vissuto come un fan, è una grande soddisfazione. Da calciatore è diverso, sei in campo, puoi scaricare la tensione, fai parte del gruppo” ed infine commenta così la stagione del club: “Ci sono stati due o tre momenti chiave nella stagione: dopo l'eliminazione con il River Plate in Copa Libertadores, la squadra ha promesso di combattere per la Superliga argentina. Poi quando abbiamo perso di nuovo contro il River in campionato, abbiamo fatto una forte autocritica e siamo andati avanti". Questione di leader, di uomini veri. Proprio come lui.
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