Nelson Dida è il portiere straniero più forte e vincente della storia del Milan. L’ex portiere brasiliano si è raccontato in esclusiva ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Dall’epoca del grande Milan di Ancelotti, vincitore di due Champions League, a un parere sui portieri di oggi, in particolar modo di Donnarumma e Mike Maignan.
Nel corso della sua vita dopo il termine della carriera, fino a due stagioni fa Dida ha lavorato come preparatore dei portieri al Milan, dove ha allenato sia Donnarumma che Maignan, attualmente entrambi impegnati all’Europeo, rispettivamente con Italia e Francia. E proprio loro due sono stati citati dal portiere alla domanda riguardante chi è il miglior portiere del mondo. Entrando nello specifico, prima sul francese: “Mike quest’anno ha avuto qualche infortunio ma sta bene e spero si riprenda per fare un grande Europeo. È un grandissimo portiere e se sarà completamente guarito può fare molto bene per la sua nazionale ed essere uno dei protagonisti di Euro 2024“.
Quindi sul capitano dell’Italia: “Tra i migliori al mondo c’è anche Donnarumma, certo e volentieri. Gigio poi ha vinto un altro campionato e in nazionale poi fa sempre bene. È giovane e con un grande futuro davanti“. Non solo loro due, nella lista dei portieri più forti del mondo per Dida: “Oggi secondo me tra i grandissimi ci sono anche Alisson e Courtois che in finale di Champions ha fatto benissimo. Il belga ha tantissima qualità e rimane uno dei top. Pickford? È bravo, peccato che non seguo molto il calcio inglese quindi non posso sbilanciarmi“.
Con la maglia del Milan, Dida ha collezionato totalmente 302 presenze. Ma è facile indovinare quale, tra queste, sia quella a cui il brasiliano è maggiormente legato: la finale di Champions contro la Juventus: “Manchester è indimenticabile per tutti noi che eravamo in campo e per i tifosi. È stata una partita bella in tutti i sensi. Quando si vince una partita così dove c’è una certa rivalità e contro una grandissima squadra come lo era la Juventus ha un significato importante”. Inoltre, Dida ha raccontato un aneddoto curioso sulla serie dei rigori: “Se avevo studiato Zalayeta, Montero e Trezeguet? A quei tempi non si studiava niente, era solo intuizione“.
A cura di Alessandro Schiavone
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