Il Milan guarda ancora in Francia per il mercato. Stavolta è dal Paris Saint-Germain che potrebbe arrivare il nuovo rinforzo per la squadra di Pioli: l’obiettivo si chiama Abdou Diallo, difensore franco-senegalese (QUI per i dettagli). Si tratta di un giocatore giovane ma già con grande esperienza. Diallo è un classe 1996 ma vanta 72 presenze con la maglia del PSG e tre parentesi importanti all’estero, con le maglie di Zulte Waregem, Mainz e Borussia Dortmund, che nell’estate del 2018 lo pagò ben 28 milioni per portarlo al Signal Iduna Park, facendolo diventare il quinto acquisto più costoso della storia del prestigioso club tedesco.
Abdou Diallo è un giocatore duttile: nasce come difensore centrale ma con il passare degli anni ha saputo trasformarsi anche da esterno sinistro, dove ultimamente è stato utilizzato con maggiore frequenza. Diallo è cresciuto a Tours e nel Tours FC, insieme a Adam Ounas, l’esterno del Napoli con cui ha condiviso anni importanti della sua adolescenza e con cui è rimasto ancora molto legato.
Dopo due anni svolti nel club della città natale, Diallo è stato acquistato dal Monaco nel 2011: nel Principato ha passato sei anni, dall’Under 16 all’esordio con i professionisti, avvenuto nel 2014. Il PSG, nel 2019 lo ha riportato in Francia dopo le due stagioni in Germania, sborsando 32 milioni di euro per prelevarlo dal Borussia Dortmund. Il momento del suo arrivo a Parigi, Diallo lo ha raccontato con un curioso aneddoto: “Non mi conosceva nessuno. Il concierge dell’Hotel Royal Monceau (l’hotel dove risiedono i nuovi acquisti del club, situato a pochi metri dall’Arco di Trionfo, ndr) mi ha fermato chiedendomi cosa stessi facendo dentro l’albergo, non sapendo chi fossi. Gli ho detto che il giorno dopo avrei firmato col PSG. A quel punto mi ha lasciato stare“. Da lì in poi ha giocato 47 partite in Ligue 1 e 13 in Champions League (tra cui la semifinale di ritorno contro il Manchester City, da titolare, lo scorso anno). Tutta esperienza che sarà utile al Milan, nel caso.
Diallo ha venticinque anni ma oltre al calcio può dire di aver raggiunto obiettivi importanti. Lo scorso 6 maggio è stato pubblicato il suo libro, intitolato “Coup d’envoi de nos reves” (Il calcio d’inizio dei nostri sogni”), nato da un’idea venuta fuori durante il primo lockdown e scritto insieme ad altri tre compagni di squadra ai tempi delle giovanili del Monaco. Il testo racconta le emozioni dei quattro ragazzi durante il percorso formativo verso la realizzazione del loro sogno comune (diventare grandi giocatori professionisti) e le paure adolescenziali nella strada verso l’esaudimento del proprio desiderio, che in pochi riescono a realizzare in pieno. Insieme a Diallo, gli altri tre giocatori-scrittori sono Dylan Bahamboula (oggi all’Oldham Athletic, in quarta divisione inglese), Anthony De Freitas (oggi al Biel-Bienne, terza divisione svizzera) e Lounisse Merzouk, che ha smesso di giocare a calcio e adesso insegue il sogno di diventare un grande procuratore. Insieme, i quattro ragazzi gestiscono anche un podcast, intitolato “Balle au centre” (“Palla al centro”), dove Diallo tra le altre cose conduce anche gli episodi intitolati “ItineraireBis”, in cui intervista ex giovani promesse che non sono riuscite a sfondare nel calcio e che oggi svolgono altri mestieri.
Se il Milan riuscisse ad acquistare il giovane franco-senegalese, per lui non dovrebbero esserci problemi di ambientamento in un nuovo paese: “E’ da quando sono piccolo che sono abituato a viaggiare e fare esperienze altrove, anche all’estero: sono tutte state occasioni per crescere prima di tutto come persona“, ha raccontato in un’intervista rilasciata qualche mese fa ai canali ufficiali del PSG. E a proposito di viaggi: nato a da genitori senegalesi, Diallo ha scelto il Senegal come nazionale in cui giocare (dopo aver trascorso le trafile delle giovanili con la Francia, di cui è stato anche capitano) e a gennaio disputerà la Coppa d’Africa. Il 19 dicembre scorso, contro i dilettanti del Feignies-Aulnoye in Coppa di Francia, Diallo potrebbe aver disputato l’ultimo match con la maglia del PSG. Chissà se dopo il torneo continentale vestirà di rossonero. Sarebbe un nuovo grande traguardo nella carriera del giovane ragazzo. Una carriera che non è neanche arrivata alla sua metà ma che, per le esperienze fatte e per la maturità già acquisita, potrebbe già valere un secondo libro.
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