"E' sempre bello vedere la Serie A anche se con un po' di rammarico perché ti manca il campo, le partite, i tifosi, gli stadi pieni e l'adrenalina di quando scendevi in campo".
David Di Michele guarda al futuro, pensa al presente e ricorda il passato così, con un po' di nostalgia per la carriera da giocatore. A 'Casa Di Marzio', in diretta su Instagram, l'ex attaccante di Reggina, Lecce e Torino tra le altre, si è raccontato, parlando di sè e di qualche ex compagno come Muriel: "Ha grandi qualità, poteva uscire prima e dopo Lecce poteva fare un grande salto. Ma ha enormi potenzialità e le sta dimostrando ora a Bergamo con l'Atalanta. L'età è dalla sua parte e dalle situazioni negative ha preso il meglio. Con Gasperini ha trovato un grande maestro, per crescere umanamente e tecnicamente".
Spazio poi a qualche amarcord di mercato: "In passato sono stato vicino a Roma e Inter. Nell'anno della Salernitana ero molto vicino ai nerazzurri. Quando ero accostato ad un grande club era sempre quasi tutto fatto. Poi mancava solo la mia firma ed è sempre successo qualcosa…
L'anno di Salerno, era gennaio, e sabato sera mi chiamò il presidente e mi disse: 'Ti ho venduto all'Inter. Domani però fammi vincere la partita e poi ci vediamo a Milano. Però sono contento per te'. Avevo 24/25 anni. Non sapevo cosa rispondere, ero contentissimo. Arrivo a Milano e mi dicono: 'No David, sei incedibile, ho venduto Vannucchi'".
Aneddoti e ricordi, poi il presente: "Se c'è qualcuno in questa Serie A con il quale mi sarebbe piaciuto lavorare? Gasperini, secondo me trasmette tanto a livello tattico ma anche umano, ti fa crescere in maniera esponenziale. Come giocatore invece penso a Zapata, avremmo formato una coppia importante.
Il mio gol preferito in carriera? Quello in Reggina-Milan in mezza rovesciata. Ha fatto più scalpore ed è stato uno dei miei primi gol in Serie A".
Chiusura con un commento sull'annata del Lecce: "Mancosu sta facendo una grandissima stagione ma per essere la sua prima in Serie A sta facendo grandi cose che magari neanche lui si sarebbe aspettato. E' partito piano ma poi è stato un crescendo tra gol decisivi e prestazioni importanti. Il Lecce come neopromossa sta facendo in generale una grandissima stagione.
L'allenatore ha dato un'identità alla squadra e i giocatori lo seguono; è fondamentale per raggiungere determinati obiettivi. C'è entusiasmo ma anche programmazione, un progetto serio".
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