Interviste e Storie

L’arte di essere leader: con lo scudetto Di Lorenzo “fa doppietta”

Giovanni Di Lorenzo (IMAGO)

Prima quello del 2022/2023, adesso “fa doppietta”. Lo scudetto del Napoli è anche e soprattutto del suo capitano: Giovanni Di Lorenzo 

“La forza di questo Napoli è il gruppo. Dietro ogni grande vittoria e ogni grande squadra c’è infatti un gruppo solido”. Ma ogni gruppo solido che si rispetti ha bisogno di un leader, e gli azzurri lo hanno rintracciato e (ri)trovato in lui: Giovanni Di Lorenzo.

Il quarto Scudetto del Napoli è anche e soprattutto del suo capitano, che dopo quello vinto nel 2022/2023 può festeggiare così un’importante doppietta.

Il percorso che ha condotto Di Lorenzo verso il suo secondo scudetto con la maglia del Napoli non è stato però del tutto roseo e di facile percorrenza, ma è bastato poco per farlo tornare presto azzurro.

Non ha mai mollato, giurando amore e fedeltà ai suoi colori. Tornato e rimasto Leader. Di Lorenzo, lo scudetto è anche tuo.

L’arte di essere leader: a lezione da Di Lorenzo

“I nuovi arrivati a Napoli? Spesso sono io a muovermi verso di loro, per metterli a loro agio e per farli inserire, magari con un messaggio o una chiamata. Gli consiglio le stesse cose che dissero a me quando arrivai, la cosa fondamentale è vivere la città come una persona normale e non sentendosi diversi. Io esco spesso in centro, vivo la città”. Così Di Lorenzo aveva dichiarato in un’intervista qualche mese fa, poco prima dell’inizio della stagione. Leader indiscusso, capitano dentro e fuori dal campo del suo “gruppo solido”.

E questo gruppo nel corso dell’anno non lo ha mai lasciato solo. Del resto, un capitano non abbandona mai la sua ciurma, giocando ogni gara dall’inizio alla fine anche quando non era al meglio delle sue condizioni. Fisiche e soprattutto mentali. Perché, come detto, la strada che lo ha condotto verso il secondo scudetto non è stata affatto facile da percorrere. Ma è bastato l’arrivo di Conte per far andare meglio le cose.

Antonio Conte (IMAGO)

Conte, Con-te

“Sento e vivo la città”, questa la filosofia targata Di Lorenzo. Perché per essere leader e capitano devi vivere da dentro il progetto di cui sei alla guida. E Di Lorenzo questa città colorata di azzurro ce l’ha dipinta sulla pelle. Ogni grande traguardo che si rispetti ha però delle sue difficoltà e dei suoi ostacoli per essere raggiunto, e il difensore 31enne lo sa bene. La strade tra lui e Napoli sembravano infatti doversi dividere dopo la deludente annata della scorsa stagione, ma è bastato un nuovo arrivo in panchina per convincerlo a restare.

Giovanni resta qui: l’imperativo di Conte. Poi la prova d’amore del capitano: “Ripartirò al meglio e riguadagnerò la fiducia dei tifosi”. Detto, fatto. Fiducia riguadagnata e scudetto… portato a casa. Per una “doppietta” voluta e inseguita, a tratti sognata e desiderata. Inaspettata. Dopo un anno non da Napoli, la città può tornare a tingersi d’azzurro nel segno del suo leader: Giovanni Di Lorenzo.  

Andrea Gratissi

Nato nel 2002, vivo di calcio sin dai primi anni di vita. Ho giocato per diverso tempo tra i pali, ma poi ho capito che forse questo sport era meglio raccontarlo piuttosto che giocarlo. Il Fantacalcio una delle mie più grandi passioni, unita ad una forte ammirazione per i paesi del nord Europa. Tra le squadre del cuore? I vichinghi del Djurgården e i Faroensi del KÍ Klaksvik non sono di certo da meno. Sono anni che mia madre mi dà del folle. Probabilmente dovrei cominciare a darle ascolto...

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