Venezia, Di Francesco: “Bravi a rimanere nel presente, ma l’obiettivo era vincere”
Le parole dell’allenatore del Venezia Eusebio Di Francesco dopo il pareggio contro il Como
Torna a fare punti il Venezia di Eusebio Di Francesco, che dopo il 2-2 contro il Como resta però fermo all’ultima posizione della classifica di Serie A a nove punti. Al termine della gara è intervenuto nella consueta intervista post partita ai microfoni di Sky Sport l’allenatore della squadra arancioneroverde, che ha commentato la prova disputata dai suoi.
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Venezia, le parole di Di Francesco nel post partita
L’allenatore del Venezia ha iniziato parlando della gara e il momento della sua squadra: “Viste le ultime prestazioni in cui non abbiamo portato a casa niente accogliamo questo punticino anche se l’obiettivo era la vittoria. Vedendo com’è andata la partita però ci può stare il pareggio. Mi dispiace per Nicolussi che quel gol lo meritava“.
Di Francesco ha poi proseguito: “Ci siamo fatti il primo gol da soli, un’autorete che ci ha condizionati a inizio secondo tempo in cui non abbiamo fatto bene, nonostante avessimo il vantaggio del vento, che è stato un po’ il peccato originale di questo pareggio. Peccato, perché avremmo meritato in altre occasioni la vittoria e se ne fosse venuta una in un campo come oggi e in condizioni come oggi ce la saremmo tenuta stretta“.
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L’allenatore ha poi parlato di Nicolussi, premiato come migliore in campo: “Nicolussi è in grande crescita. Doveva solo avere continuità, non avendo giocato tantissimo negli ultimi anni. Può giocare da play ma io lo preferisco come centrocampista a due, può giocare corto e lungo e può essere pericoloso dalla distanza. Deve accompagnare l’altro centrocampista che scegiamo in base alla gara e deve essere un leader di questa squadra, prenderla per mano. La squadra mi è piaciuta perché è rimasta nel presente, siamo stati bravi a reagire e non uscie dalla gara“.
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Infine ha parlato di un altro singolo: “Pohjanpalo anche l’anno scorso ha avuto qualche difficoltà iniziale a trovare il gol, poi si è sbloccato. La Serie A è differente per la forza dei difenore. Lui non è un giocatore da profondità, gli servono tanti palloni dentro l’area per essere pericolosissimo. Ha bisogno anche dell’aiuto della squadra, ma sta dando tanto per migliorare nonostante non sia più giovanissimo“.